È morto Stefano Rodotà

23/06/2017 di Redazione

È morto Stefano Rodotà. Il giurista, politico e accademico se n’è andato all’età di 84 anni. È stato uno dei protagonisti della nostra vita pubblica e uno degli ultimi intellettuali di valore. Era nato il 30 maggio 1933 a Cosenza da una famiglia originaria di San Benedetto Ullano. Lascia la moglie Carla e due figli.

MORTO STEFANO RODOTÀ

È stato un uomo libero che ha molto partecipato al dibattito pubblico nel nostro paese sulle grandi questioni cercando sempre di far valere un punto di vista laico. È stato anche parlamentare, vicepresidente della Camera dei deputati, nel 1992, presidente dell’Autorità garante dei dati personali, dal 1997 al 2005, presidente del Pds, nel 1991 e 1992.

Dopo essere stato iscritto al Partito Radicale di Mario Pannunzio, Stefano Rodotà, fu eletto per la prima volta in Parlamento, come deputato, nel 1979, come indipendente nelle liste del Pci. Divenne membro della Commissione Affari Costituzionali. Quattro anni più tardi poi, nel 1983, venne rieletto diventando presidente del gruppo parlamentare della Sinistra Indipendente. Fu eletto alla Camera anche nel 1987, e confermato alla Commissione Affari Costituzionali. Ultima elezione nel 1992, tra le fila del Pds. Nel 1994 decise di non ricandidarsi.

Nel 2013 è stato proposto anche come presidente della Repubblica, votato da Movimento 5 Stelle, da Sel e un gruppo di parlamentari del Pd.

MORTO STEFANO RODOTÀ, INTELLETTUALE E ACCADEMICO

Ha insegnato in diverse università. A Macerata, Genova, Roma. Nella Capitale è stato ordinario di diritto civile e gli è stato conferito il titolo di professore emerito. All’estero ha insegnato invece negli Usa, in America Latina, in Canada, in Australia e in India.

Numerosi personaggi del mondo politico e accademico hanno ricordato Rodotà. «Ricordo Stefano Rodotà grande giurista, intellettuale di rango, straordinario parlamentare. Una vita di battaglie per la libertà», ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

(Foto: ANSA / MASSIMO PERCOSSI)

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