Silvio Berlusconi: «Beppe Grillo era un comico formidabile, ma voleva soldi in nero»

23/06/2017 di Redazione

Frecciate agli esponenti del Movimento 5 Stelle da parte di Silvio Berlusconi. Intervistato da David Parenzo nel corso del programma di La7 ‘L’Aria che tira’ il leader di Forza Italia ha duramente criticato il leader Beppe Grillo e la sindaca di Roma Virginia Raggi, in questi giorni bersagliata per la vicenda nomine e il rischio di un suo rinvio a giudizio con l’accusa di abuso d’ufficio e falso.

 

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BERLUSCONI: «GRILLO COMICO FORMIDABILE, MA VOLEVA SOLDI IN NERO»

«I 5 stelle – ha dichiarato l’ex premier – sono senza arte né parte, i loro elettori sono in buona fede, ma da un momento all’altro si accorgeranno di questo. Grillo come comico era formidabile, peccato che si voleva sempre far pagare in nero. È circondato di persone che non hanno mai fatto niente, i veri professionisti della politica: gente che prima delle elezioni non faceva niente». Non meno severo il giudizio sulla prima cittadina della Capitale: «Se ne freghi delle inchieste, basta con le inchieste che buttano per aria le decisioni degli elettori. Semmai dovrebbe lasciare per incapacità».

BERLUSCONI: «CON SALVINI DIVISI SOLO SULL’EURO»

Ma nel corso dell’intervista Berlusconi ha anche parlato anche del rapporto con altri politici. Su Angelino Alfano ha confermato le scarse possibilità di un accordo: «Difficile che i nostri elettori possano accettare che chi ha sostenuto per tre volte la sinistra al governo possa ritornare tra noi». E ancora: «Se ha trovato il quid? Non lo so dire, non ho avuto occasione di incontrarlo». Il leader di Forza Italia ha mostrato di sentirsi certamente molto più vicino al segretario della Lega: «Immagino che dovremo convincere Salvini perché l’euro è l’unico punto di dissidio di un programma discusso insieme con la signora Meloni e con il signor Salvini. Meloni chiedeva più misure di supporto ai giovani e sono state inserite nel programma. Salvini vuole che l’Italia esca dall’euro, noi sappiamo che costerebbe troppo e allora proponiamo il mantenimento dell’euro per l’import-export e varare una seconda moneta, la lira, per gli affari interni. Le Am-Lire hanno funzionato benissimo».

BERLUSCONI: «GENTILONI NON CADRÀ, A ME PIACE…»

Non è mancata una previsione sul destino del governo. Berlusconi ha dichiarato che Paolo Gentiloni «non cadrà». «È una persona cordiale, gentile… Da qui il nome Gentiloni… A me piace», ha detto ancora il leader di FI a L’Aria che tira. Su un ritorno di Romano Prodi, invece: «Non ci credo proprio, perché ha detto che gli piace fare il nonno e fare il nonno è molto più bello che fare politica». Un giudizio anche sul segretario Pd Renzi: «Una volta quando era sindaco di Firenze venne da me ad Arcore e mi piacque molto, perché ebbi la netta impressione di non trovarmi davanti a un comunista. Viene dalla sinistra Dc, come Franceschini. I comunisti ci sono ancora, sono ancora legati alle ideologie comuniste, le più disumane della storia dell’uomo». E Renzi può essere considerato il Macron italiano? «Non vedo» un Macron italiano, «in Francia ci sono le elezioni presidenziali. Da noi no», ha detto ancora Berlusconi.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

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