Virginia Raggi rischia il processo per le nomine di Romeo e Marra

Virginia Raggi rischia il processo per abuso d’ufficio e falso. Al primo cittadino del comune di Roma è stato notificato l’atto che prelude alla richiesta di rinvio a giudizio.

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LE ACCUSE RIVOLTE A VIRGINIA RAGGI

Il sindaco del Movimento 5 Stelle è indagato in concorso con Salvatore Romeo per abuso d’ufficio in relazione alla nomina del suo fedelissimo a capo della segreteria, nell’agosto dell’anno scorso.

Inoltre, l’accusa di falso si poggia sul fatto che la Raggi non avrebbe detto la verità alla responsabile anticorruzione Mariarosa Turchi in merito alla nomina di Renato Marra a capo del dipartimento Turismo del comune di Roma. Renato Marra, lo si ricorda, è il fratello di Raffaele Marra, ex capo del personale e molto vicino a Virginia Raggi: attualmente sotto processo per corruzione, Raffaele Marra si sarebbe dovuto astenere da quella nomina in quanto coinvolgeva il fratello e invece se ne occupò direttamente.

LA POSIZIONE DI VIRGINIA RAGGI SULLA NOMINA DI CARLA RAINERI

Il pubblico ministero ha chiesto invece l’archiviazione della posizione di Virginia Raggi in merito alla vicenda che ha portato Carla Raineri sulla poltrona di capo di gabinetto della giunta capitolina (incarico da cui si era dimessa a circa un mese di distanza dalla nomina, in seguito alle eccezioni sollevate dall’autorità anti-corruzione di Raffaele Cantone).

I magistrati di piazzale Clodio, pur ritenendo quella scelta non legittima e non in linea con alcuni pronunciamenti dalla Corte dei Conti, hanno valutato «insussistente l’elemento soggettivo del reato». Il fascicolo, lo si ricorda, era stato aperto dopo che, all’indomani della crisi in giunta, Fratelli d’Italia aveva presentato un esposto in cui si chiedevano chiarimenti sulla stessa nomina e sull’opportunità di versare alla Raineri un compenso pari a 193mila euro l’anno.

(FOTO: Matteo Nardone / Pacific Press via ZUMA Wire)

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