Reazione a catena e il complotto sui «Tre di denari»: la rete è in subbuglio

20/06/2017 di Gianmichele Laino

Da ieri pomeriggio, un nuovo «dramma» si agita sui principali social network. I «Tre di denari», campioni affermati del programma di Rai Uno Reazione a catena, condotto da Amadeus, sono stati eliminati dopo oltre 35 puntate di imbattibilità e dopo aver vinto più di 400mila euro. Incredibile la loro intesa (specialmente nel gioco in cui una persona deve indovinare le definizioni che gli altri due concorrenti si «passano», in una sorta di ping-pong parola per parola), ma altrettanto rumorosa la loro eliminazione.

IL COMPLOTTO SUI TRE DI DENARI

La rete grida al complotto. Secondo i fan della trasmissione, che nel tempo avevano sviluppato molto più di una semplice simpatia nei confronti dei tre ragazzi milanesi, le domande proposte ai «Tre di denari» sarebbero state troppo difficili. Una sorta di estromissione pilotata, insomma. In effetti, considerando le definizioni delle ultime puntate, si era notato un aumento del livello di difficoltà. Nel corso della trasmissione andata in onda ieri, tuttavia, i tre ragazzi si sono dovuti cimentare con imprese al limite dell’impossibile, tra cui le definizioni di resina, fusilli, piffero e polline.

Twitter è diventato un vero e proprio coro greco di lamenti. E c’è già chi invoca un ricorso da parte della formazione che ha tenuto incollati ai divani milioni di italiani.

Fioccano i commenti al loro video, postato su Facebook (che ha ottenuto la rispettabile cassa di risonanza di 65mila visualizzazioni in pochissimo tempo) poche ore fa, in cui i tre protagonisti del programma di Rai Uno hanno voluto salutare e ringraziare tutti i loro fan. E c’è chi propone addirittura il boicottaggio della trasmissione:

Insomma, se non è psicodramma poco ci manca: emoticons tristi per le ragazze rimaste ammaliate dallo sguardo seducente di Marco – il belloccio del trio che, tra le altre cose, aveva anche l’ingrato compito di indovinare le parole dell’intesa vincente – e lodi sperticate per l’abilità dei ragazzi particolarmente apprezzata: i tre hanno rappresentato al meglio l’«Italian dream» di un successo (soprattutto economico) al telequiz. Per darvi una dimensione della questione, c’è addirittura chi si è spinto a proporre una sorta di raccolta firme per far riammettere i «Tre di denari» a Reazione a catena: 

E se queste sono le premesse, il futuro sarà dalla loro parte. I tre ragazzi (Francesco NonnisMichael Di Liberto e Marco Buratoche hanno stregato un intero Paese con la loro intesa sono pronti al grande salto che li proietterà nell’olimpo dei volti noti del piccolo schermo.

(FOTO da profilo Facebook Tre di denari)

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