Fusaro contro lo Ius soli: «Serve al capitale per renderci schiavi»

18/06/2017 di Redazione

Diego Fusaro si è schierato contro lo Ius Soli in discussione al Senato. Dalle pagine de Il Fatto Quotidiano ha attaccato il provvedimento:

Il capitale non vuole creare cittadini attivi, portatori naturali di diritti; vuole masse di schiavi apolidi, senza radici, precari e senza etica, ci vuole tutti migranti e disponibili per le pratiche della valorizzazione illimitata del valore. Lo ius soli è un’opera di sottrazione dei diritti che ci renderà tutti ‘egualmente cittadini e tutti egualmente irrilevanti’”

Intervistato da Fabrizia Caputo spiega: «È evidente che se un diritto diventa accessibile a tutti, non ci saranno automaticamente più i fondi per garantirlo, trasformandolo a questo punto in una merce. L’obiettivo, ripeto, è quello di trasformarci in consumatori apolidi. Ossia ci rende tutti eguali nel senso di tutti egualmente irrilevanti. I privilegi verranno chiamati diritti per poi essere distrutti in nome della lotta ai privilegi, come successo con l’articolo 18».

Molti però stanno facendo confusione, altri stanno cavalcando l’onda con la questione immigrazione aumentando la paura del diverso.
Chi ha paura dei migranti è sciocco e non c’entra con la legge. Chi specula con i migranti non vuole integrarli. Io mi riferisco al fatto che la tendenza generale resta l’annientamento del concetto di cittadinanza per sostituirlo con il concetto che se un cittadino ha dei diritti, dipende da quanti in realtà ne può comprare. Il consumismo detterà la legge dei diritti. Lo ius soli è un grimaldello fondamentale perché ciò avvenga

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Non è ben chiaro perché un bambino, curato dal nostro sistema sanitario nazionale e frequentante già le scuole italiane, possa diventare un peso per il Paese. Forse Fusaro teme che diventiamo come gli Stati Uniti. Chissà. Lo Ius Soli insomma rovinerà l’Italia. Ne è convinto.


Ma non si rischia di negare i diritti di alcuni per salvaguardare quelli altrui?

No, sono favorevole al fatto che vengano accolti i ragazzi che nascono in Italia, che vanno a scuola e che vengano inclusi in un senso di appartenenza alla comunità. Io mi limito a fare analisi filosofiche e purtroppo prevale il lato negativo: che vede la privatizzazione e la lotta tra gli ultimi. Si distruggerà il concetto di cittadinanza , con tutti i diritti che in passato implicava. Si diventa invece cittadini in astratto, mentre in realtà si svuota il concetto di cittadinanza per far posto a quello di consumo. La realizzazione dell’incubo capitalista; la penso altrimenti, come il titolo del mio libro “Pensare altrimenti”

(in copertina foto ANSA/ UFFICIO STAMPA)

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