Esplosivo liquido e sicurezza aerea

24/03/2009 di John B

Da alcuni anni le misure di sicurezza antiterrorismo proibiscono di portare liquidi a bordo degli aerei. Qualcuno sostiene che queste precauzioni non sono giustificate. Vediamo di chiarirci le idee….

Nell’agosto del 2006 la polizia inglese sventò un piano terroristico progettato da un gruppo di integralisti islamici che intendevano far esplodere in volo alcuni aerei di linea su rotte internazionali utilizzando una miscela esplosiva liquida dissimulata in innocui contenitori come bottiglie di acqua, shampoo ecc… Da quel momento non è più consentito portare liquidi a bordo degli aerei, a meno che non siano stati acquistati nella cosiddetta area “sterile” posta tra i gate d’imbarco e i controlli di sicurezza. La misura comporta notevoli disagi per quei passeggeri che abbiano determinate necessità (soluzione per lenti a contatto, latte per i bambini, medicinali) ma gli addetti ai controlli sono generalmente inflessibili sul punto. Da subito i circuiti dell’informazione “alternativa” hanno contestato e attaccato l’operato dei servizi antiterrorismo sostenendo che la storia degli esplosivi liquidi è una barzelletta inventata dai servizi segreti per alimentare artificiosamente il clima di terrore e per giustificare misure straordinarie volte a limitare le libertà individuali. A favore di questa tesi hanno giocato la comprensibile ritrosia delle autorità a rivelare dettagli sulla composizione delle miscele destinate a comporre l’esplosivo, l’approssimazione con cui la stampa generalista ha divulgato la notizia (si è parlato di liquidi miscelati in bevande tipo Gatorade) e le notevoli difficoltà incontrate dalla autorità giudiziarie britanniche a imbastire un’incriminazione sulla base di un piano che era ancora nella fase della progettazione preliminare. La contestazione, però, non è arrivata solo dai media alternativi, ma anche da quelli tradizionali. Una settimana dopo i fatti il Register pubblicava un articolo molto circostanziato che sosteneva l’impossibilità di portare su un aereo i liquidi necessari a realizzare un ordigno, tenuto conto che la miscela esplosiva andava preparata a bordo dello stesso aereo. I giornalisti del Register partivano dal presupposto che l’esplosivo fosse TATP (perossido di acetone triciclico) ricavato miscelando acqua ossigenata ad alta concentrazione, acetone e acido solforico. Dato che il TATP è altamente instabile ed è praticamente impossibile trasportarne una quantità adeguata senza che esploda prematuramente, le tre sostanze andavano trasportate separatamente per poi essere miscelate nella toilette dell’aereo con un procedimento che richiede alcune ore di lavoro e un refrigeratore (o una cospicua quantità di ghiaccio). E’ chiaro che una simile operazione non potrebbe mai andare a buon fine.

TRUCCHI DEL MESTIERE – L’analisi dei giornalisti del Register è corretta, eppure c’è un precedente significativo. Nel 1994 il terrorista Ramzi Yousef (lo stesso che aveva confezionato l’autobomba esplosa nel World Trade Center nel 1993 e affiliato a quel Khalid Sheikh Mohamed – suo zio – che avrebbe progettato gli attacchi dell’11 settembre 2001) mise a punto una miscela esplosiva (in pratica nitroglicerina) che poteva essere confezionata su un aereo partendo da sostanze trasportate all’interno di banali contenitori, come quelli delle soluzioni per lenti a contatto. Yousef – che al contrario dei terroristi del 2006 non aveva alcuna intenzione di morire suicida – realizzò finanche un detonatore a tempo dissimulato in un normale orologio da polso digitale. Non c’è alcun dubbio che la miscela di Yousef fosse efficace: l’ingegnoso terrorista la provò con successo in un teatro e infine sul Volo 434 della Philippine Airlines. Anche in quel caso il piano (conosciuto come Operazione Bojinka) prevedeva di far esplodere numerosi voli di linea intercontinentali diretti verso gli Stati Uniti, ma fu scoperto dalla polizia filippina. L’episodio, poco conosciuto, dovrebbe quindi consigliare prudenza prima di liquidare come barzelletta il piano del 2006. In realtà, al termine dei processi contro i terroristi – alcuni dei quali sono stati condannati dai tribunali inglesi – sono state diffuse informazioni più precise sulle modalità con cui essi intendevano operare e sul tipo di esplosivo che avevano studiato. Il piano prevedeva di utilizzare una soluzione a base di perossido di idrogeno (e non TATP) ottenuto non dalla comune acqua ossigenata ma dalle tinture per capelli utilizzate per ossigenarli. Il perossido di idrogeno è stato utilizzato come esplosivo, e con successo, anche negli attentati che nel 2005 devastarono la rete metropolitana londinese. La soluzione di perossido di idrogeno sarebbe stata trasportata in banali contenitori per bibite tipo Gatorade che hanno un collo molto più ampio rispetto alle bibite normali. Come esplosivo detonatore i terroristi intendevano utilizzare l’HMTD, un potente esplosivo che si ottiene miscelando il perossido di idrogeno con acido citrico (succo di limone) e altre sostanze facilmente reperibili. L’HMTD sarebbe stato nascosto all’interno di una macchina fotografica il cui circuito flash sarebbe servito anche da innesco elettrico. In pratica, i terroristi contavano di salire sugli aerei con una bibita tipo Gatorade riempita con mezzo litro di perossido di idrogeno e una macchina fotografica al cui interno era celata una piccola quantità di HMTD. Una volta sull’aereo, tutto quello che dovevano fare era aprire la bibita, infilarci l’HMTD e premere il pulsante di scatto del flash. La corrente elettrica generata dalla macchina fotografica avrebbe determinato la detonazione dell’HMTD e l’esplosione del perossido di idrogeno. E’ stato lo stesso Register a spiegare il tutto, in un articolo del 2008 che vuol far perdonare la gaffe di due anni prima. A scrivere, questa volta, è Lewis Page, esperto in esplosivi e artificiere. Alcuni test, condotti dall’autorità giudiziaria inglese e dalla BBC, hanno dimostrato l’efficacia dell’ “esplosivo liquido“. Purtroppo il confezionamento di questo tipo di ordigni è molto semplice, se si conosce un po’ di chimica. Ad esempio, su Yahoo Answers abbiamo trovato alcuni post in cui si spiega per filo e per segno come ottenere il TATP e l’HMTD.

ATTENTATI SVENTATI – C’è ben poco da scherzare, quindi. Il piano scoperto dagli investigatori inglesi nel 2006 prevedeva di far saltare in aria ben 7 aerei di linea decollati dall’aeroporto di Heathrow, ciascuno dei quali avrebbe trasportato fino a 285 persone. I terroristi si erano già procurati tutto l’occorrente, avevano fatto alcuni test preliminari ed avevano individuato i voli da colpire. Le misure di sicurezza adottate negli aeroporti, per quanto possano apparire eccessive, sono del tutto giustificate. Nel contempo nuove tecnologie già introdotte su alcuni scali aeroportuali, promettono di riuscire a rilevare anche gli esplosivi liquidi e i loro precursori. E’ difficile immaginare cosa sarebbe successo se i terroristi fossero riusciti a realizzare i loro propositi criminosi, ma si può affermare con sicurezza che la polizia inglese ha salvato migliaia di vite umane e – alla luce di quanto accaduto dopo l’11 settembre – ha probabilmente evitato nuove guerre.

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