G7 di Taormina, Trump e il flop del vertice

28/05/2017 di Andrea Mollica

G7, Donald Trump a Taormina ha partecipato al suo primo vertice internazionale con i leader delle più importanti economie del mondo. Il format del G7 si è logorato in modo evidente da tempo, ma a Taormina i risultati della discussione sono stati ancora più deludenti del solito. Abitualmente i G7 finiscono con dichiarazioni finali piuttosto enfatiche, seguite da una piuttosto marcata assenza di reali iniziative. Dopo il vertice del G7 di Taormina non c’è stato  neppure questo, visto che è stata evidenziata la distanza tra Donald Trump e gli altri leader delle sei principali economie del pianeta. Nel comunicato finale del G7 non ci sono stati progressi particolari su nessun dossier.  L’unica svolta, potenziale, ci potrebbe essere sull’accordo della Cop 21, la conferenza internazionale sui cambiamenti climatici svoltasi a Parigi, visto che gli Usa si sono presi una settimana di tempo per comunicare la loro posizione. Lo scontro sul tema è stato molto duro, sopratutto tra Angela Merkel e Donald Trump, che hanno duellato con intensità anche sul commercio. Sullo sfondo è rimasto anche il dissenso sulla Russia, la grande nazione che fino al 2014 partecipava ai vertici dei leader del pianeta, poi esclusa dopo l’annessione della Crimea e il sostegno ai separatisti dell’Ucraina orientale. Per la prima volta, in un comunicato del G7, la globalizzazione non è stata descritta con i consueti toni positivi, ma sono state rimarcate alcune critiche.

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La visione protezionista dell’America First che ha caratterizzato la campagna elettorale di Donald Trump è però isolata all’interno del G7, e gli stessi primi passi dell’amministrazione federale hanno evidenziato come la retromarcia sulla globalizzazione degli scambi commerciali è parziale. Il tema dei migranti è stato citato, in modo superficiale, ma si è trovata un’intesa sul rilancio degli aiuti all’Africa per frenare o ridurre le partenze. Anche sul terrorismo sono emerse diverse differenze, che hanno reso sfumati i punti del comunicato finale. Rimane l’impressione che del G7 di Taormina rimarrà sopratutto lo scontro, raro, osservato tra Trump e Merkel, su clima e commercio, con la cancelliera tedesca che ha rimarcato la sua insoddisfazione per l’esito delle discussioni. Una rottura della tradizione diplomatica che in parte si spiega con la campagna elettorali per le federali tedesche. Donald Trump ha confermato invece l’irritualità con cui affronta questi appuntamenti.

Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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