Il nonno del bimbo in coma per aver curato l’otite con l’omeopatia accusa il medico

27/05/2017 di Redazione

Maurizio O., il nonno materno del bambino di 7 anni ricoverato in coma per un’otite affrontata con farmaci omeopatici, racconta al Resto del Carlino la sua versione dei fatti.

Perché non avete curato il bimbo con antibiotici?
«In passato aveva già avuto altre otiti, risolte tutte con l’omeopatia».

Di fronte alla febbre e al dolore che il piccolo ha avuto per 15 giorni, come siete riusciti a non capire il pericolo?

«Ci siamo rivolti, giorno e notte, al dottor Massimiliano Mecozzi, di cui mia figlia e mio genero si fidavano ciecamente».

Perché?
«Aveva migliaia di pazienti, si dimostrava sicuro di sé, e poi…»

Cosa?
«Ha spaventato a morte mia figlia. Quando lei lo supplicava di dare l’assenso per portare il bimbo in ospedale perché lo vedeva peggiorare, lui le ha risposto che gli avrebbero somministrato tachipirina con la conseguenza di farlo diventare sordo. Non solo, sarebbe potuto finire in coma epatico. Li ha come paralizzati dalla paura».

Il nonno spiega come non abbiano contattato un pediatra. «No, mai. Il dottor Mecozzi ci aveva posto la scelta: o la pediatra oppure lui. E siccome il bambino dall’età di tre anni non aveva mai preso antibiotici, superando otiti e influenze, abbiamo continuato a seguire il dottor Mecozzi».
Il Resto del Carlino ha provato a contattare il medico al cellulare e sul numero di casa ma non è riuscito ad avere una replica. L’intera intervista qui.

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