Luigi Di Maio blinda Virginia Raggi e cambia idea sul referendum dell’euro

26/05/2017 di Redazione

Luigi Di Maio blinda la sindaca 5 stelle Virginia Raggi. Il vicepresidente alla Camera, in una intervista al Messaggero a Stefania Piras e Simone Canettieri, rivela (e non poco) la linea M5S dei prossimi mesi. Sulla legge elettorale si è pronti al dialogo, Virginia non si tocca e il referendum sull’euro, già proprio quello, può aspettare.

LUIGI DI MAIO E LA LEGGE ELETTORALE SECONDO M5S

Ecco Di Maio sulla legge elettorale: «correttivi di governabilità per scongiurare inciuci».

Sì, ci siederemo a quel tavolo. Il nostro obiettivo è introdurre correttivi di governabilità per scongiurare inciuci. Chi vince deve poter realizzare il proprio programma elettorale, per questa ragione nei prossimi giorni formuleremo una proposta ufficiale ispirata ai criteri indicati dalla Consulta, che ha riconosciuto la costituzionalità del premio di governabilità

LUIGI DI MAIO E VIRGINIA RAGGI

Per il vicepresidente alla Camera Raggi, indagata per falso e abuso d’ufficio, se fosse rinviata a giudizio non si deve dimettere.

Anche Virginia Raggi è indagata per falso e abuso d’ufficio.
Non è accusata di aver sabotato un’inchiesta sulla stazione appaltante d’Italia, ha messo una firma sotto a un foglio. In casi analoghi non abbiamo chiesto dimissioni di altri sindaci.

Ma se la sindaca fosse rinviata a giudizio, in tal caso dovrebbe lasciare?
Il nostro codice etico prevede che in caso di condanna in primo grado si venga esclusi dal M5S, o sospesi o espulsi. Ma ci riserviamo discrezionalità: ricordo che sono state adottate misure anche solo in caso di avviso di garanzia, se dalle carte legate all’avviso risultano evidenze immorali interveniamo immediatamente. Ma anche senza avviso: abbiamo espulso il sindaco di Gela perché rifiutava di tagliarsi lo stipendio nonostante l’impegno preso.

LUIGI DI MAIO E IL REFERENDUM SULL’EURO

Anche qui c’è un cambio rotta, non nuovissimo tra l’altro, del Movimento 5 stelle sull’euro.

Il referendum anti euro fa ancora parte del programma M5S?
Per indirlo ci vorrà almeno un anno e in quell’anno io spero che il M5S possa portare ai tavoli europei la modifica dei trattati, come ormai chiede anche l’asse franco-tedesco. Io non sono d’accordo con Trump sugli interventi in Siria, ma quando dice “Voglio abbassare le tasse alle imprese facendo un po’ di deficit e faccio gettito per lo Stato per ripagare il debito” va in una direzione opposta a quella dell’Europa che vuole l’austerity contro le manovre espansive.Ecco, anche noi dobbiamo investire su larga scala anche attraverso deficit e spending review, quindi nell’anno in cui indiremo il referendum speriamo che l’Europa possa tornare indietro su tutti i suoi parametri di austerity».

LUIGI DI MAIO E CASALEGGIO AL GOVERNO

Piccola postilla interessante è la possibilità, non del tutto inusuale, che Davide Casaleggio possa candidarsi alle elezioni nazionali o meglio ancora entrare in una squadra di governo M5S. Davanti a tale eventualità Di Maio replica:

Davide non è una risorsa, è qualcosa di più. E’ fondamentale per il Movimento 5 stelle.E’ lui che sviluppato assieme a Gianroberto i sistemi operativi attorno a cui ruota la vita del M5S

(Credit Image: © Andrea Ronchini/Pacific Press via ZUMA Wire)

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