La corsa degli italiani ai negozi che vendono cannabis in Svizzera

Una cannabis diversa, ma con gli stessi effetti di quella normale. È quella che viene coltivata e prodotta nel Canton Ticino, al confine tra Svizzera e Italia. Il principio attivo più noto (il Thc) è inferiore all’1%, ma viene sostituito da un altro cannabinoide (il Cbd) che in Italia è ancora considerato sostanza stupefacente, ma che al di là delle Alpi rientra nei termini della legge.

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IL SEGRETO DELLA CANNABIS LIGHT

Il Corriere della Sera riporta la storia di Alessia Caverzasio, che è al momento l’unica ticinese con il permesso di vendere canapa. E pare che i suoi clienti preferiti siano proprio gli italiani che, attirati dalla possibilità di acquistare il prodotto, non ci pensano su due volte ad attraversare il confine. «In poche settimane – ha detto la Caverzasio – abbiamo già il 30 per cento di clienti italiani. Il prodotto ha meno effetti psicotropi, ma è rilassante allo stesso modo della cannabis tradizionale. E viene acquistato per essere fumato».

Il costo del prodotto si aggira intorno ai 30 euro per un pacchetto da 2,5 grammi. E assicura un ottimo margine di guadagno. La coltivazione di proprietà della Caverzasio è in una località top-secret, lontana da occhi indiscreti e inaccessibile a potenziali ladri, mentre il suo punto vendita è a Lugano. Per ora è l’unica ad avere l’autorizzazione, ma questo nuovo prodotto potrebbe garantire una sorta di ritorno dei canapai in Svizzera, mestiere che, negli anni Novanta, era molto diffuso e a cui il governo locale aveva messo un freno proprio a causa del boom di acquisti da parte degli italiani.

LA CANNABIS LIGHT IN EMILIA ROMAGNA?

Giocando sui livelli di Thc e sui limiti consentiti da parte della legge italiana, comunque, il mercato della cannabis light potrebbe approdare a breve anche nel nostro Paese. In Emilia Romagna, ad esempio, è stata presentata la marijuana con Thc inferiore allo 0,6% consentito. Ispirata proprio al prodotto svizzero, potrebbe a breve entrare in circolazione. Evitando lunghi spostamenti agli «appassionati del genere».

(FOTO: ANSA/MATTEO LEONI)

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