Il Comune di Torino premia i dirigenti che combattono l’omofobia

17/05/2017 di Donato De Sena

Il Comune di Torino premia i dirigenti che combattono l’omofobia. La giunta guidata dalla sindaca M5S Chiara Appendino ha fissato per i dipendenti gli obiettivi Lgbt contro le discriminazioni in uffici e anagrafi. Come ha spiegato l’assessore alle Pari opportunità Marco Giusta «i progetti Lgbt, quindi gli obiettivi, non devono essere appannaggio di un solo settore ma trasversali a tutto il Comune, impegnando ogni dirigente nel raggiungimento del traguardo». I progetti al momento riguardano le Circoscrizioni, i servizi civici, dalle anagrafi allo stato civile, i servizi sociali, la cultura e il lavoro. Ogni dirigente comunale, una volta raggiunto l’obiettivo del piano antidiscriminazione riceve un incentivo in busta paga.

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IL COMUNE DI TORINO E I PREMI AI DIRIGENTI CHE COMBATTONO L’OMOFOBIA

Il piano non è comunque una assoluta novità. Faceva già parte infatti di una delibera del 2015 degli assessori Ilda Curti e Gianguido Passoni. I primi traguardi, che hanno riguardato il settore delle risorse umane, sono stati già raggiunti. E già ora il Comune di Torino, quando realizza o partecipa a progetti di inclusione lavorativa, riserva una quota di posti a persone discriminate per l’orientamento sessuale. Roberto Emprin, del settore Pari opportunità e politiche di genere, a Repubblica Torino ha spiegato che l’obiettivo è quello di «evitare le discriminazioni all’interno della Città e migliorare il rapporto con il pubblico degli sportelli». La messa a punto di un piano di gestione degli obiettivi è «un passaggio importante perché i dirigenti si sentono responsabilizzati a raggiungere i traguardi posti. Non solo, quindi, per una ragione economica. Diventa una questione di professionalità, della capacità di raggiungere un obiettivo che concorre poi anche alla formazione del premio annuale al pari degli altri».

(Foto: ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

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