Renzi attacca: «De Bortoli dice falsità, è ossessionato da me». La replica: «Chieda scusa al giornalista»

13/05/2017 di Redazione

Le polemiche legate alle rivelazioni dell’ultimo libro di Ferruccio De Bortoli non si fermano. Oggi l’ex direttore del Corriere della Sera risponde Matteo Renzi respingendo le accuse di avere un’«ossessione» e invitandolo a chiedere scusa al giornalista minacciato dalla scorta dell’ex premier a Forte dei Marmi (episodio raccontato nel libro).

 

LEGGI ANCHE > Oggi al Quirinale parte la lotta per chiedere un referendum più democratico

 

RENZI: «DE BORTOLI HA UN’OSSESSIONE PERSONALE»

L’ex premier, in un’intervista rilasciata al direttore del Foglio Claudio Cerasa, parlando della ricostruzione su Banca Etruria, ha affermato:

«De Bortoli ha fatto il direttore dei principali quotidiani italiani per quasi vent’anni e ora spiega che i poteri forti in Italia risiedono a Laterina? Chi ci crede è bravo. Ma voglio dire di più. Ferruccio de Bortoli ha una ossessione personale per me che stupisce anche i suoi amici. Quando vado a Milano mi chiedono: ma gli hai fatto a Ferruccio? Boh. Non lo so. Forse perché non mi conosce. Forse perché dà a me la colpa perché non ha avuto i voti per entrare nel Cda della Rai e lo capisco: essere bocciato da una commissione parlamentare non è piacevole. Ma può succedere, non mi pare la fine del mondo. Detto questo che Unicredit studiasse il dossier Etruria è il segreto di Pulcinella. Praticamente tutte le banche d’Italia hanno visto il dossier Etruria in quella fase. Come pure il dossier Ferrara, il dosser Chieti, il dossier Banca Marche. Lo hanno visto tutti e nessuno ha fatto niente».

E ancora:

«Ferruccio de Bortoli ha detto falsità su Marco Carrai. Ha detto falsità sulla vicenda dell’albergo in cui ero con la mia famiglia. Ha detto falsità sui mieri rapporti con la massoneria. Non so chi sia la sua fonte e non mi interessa. So che è ossessionato da me. Ma io non lo sono da lui. È stato un giornalista di lungo corso, gli faccio i miei auguri per il futuro e spero che il suo libro venda tanto».

DE BORTOLI: «RENZI CHIEDA SCUSA»

«Segnalo all’ex premier – è stata la riposta di de Bortoli sul Corriere e su Facebook – che avendo detto due volte no alla proposta di fare il presidente, non era tra le mie ambizioni essere eletto nel cda della Rai. Visto quello che sta accadendo, ringrazio di cuore per non avermi votato. Non avrei potuto comunque accettare avendo firmato un patto di non concorrenza. Io non ho mai scritto che è un massone, mi sono solo limitato a porre l’interrogativo sul ruolo della massoneria in alcune vicende politiche e bancarie. Ruolo emerso, per esempio, nel caso di Banca Etruria».

 

 

E ancora: «Ho commesso degli errori, certo. Nel libro ne ammetto diversi in oltre quarant’anni. Come quello, in un articolo pubblicato sul Corriere sul caso JpMorga -Mps, della data di un sms solidale inviato da Marco Carrai a Fabrizio Viola, licenziato proprio dal suo governo. Non so quali falsità siano state scritte sul soggiorno a Forte dei Marmi nell’estate del 2014. Mi aspetterei invece da Renzi che chieda scusa al collega del Corriere che, in quella occasione, stava facendo il suo lavoro e alloggiava nell’hotel. L’inviato venne minacciato dalla scorta che gli intimò di andarsene. E gli faccio i miei migliori auguri per il suo libro che uscirà a breve».

(Foto: ANSA / MATTEO BAZZI)

Share this article