Alessandra Mussolini e la chiamata del Comune per cambiare cognome (che era solo uno scherzo)

09/05/2017 di Redazione

Alessandra Mussolini vittima di uno scherzo. L’europarlamentare del Ppe martedì pomeriggio ha annunciato su Facebook che un suo parente era stato avvisato dal Comune di Roma di un servizio per il cambiamento del cognome se ritenuto imbarazzante e di essere intenzionata a denunciare il Campidoglio perché offesa da quel tipo di proposta. Ma in realtà l’ente capitolino non c’entrava nulla. «Questo pomeriggio – è il messaggio dell’eurodeputata pubblicato sulla sua pagina – un funzionario del Comune di Roma ha contattato telefonicamente un membro della mia famiglia comunicando che è in funzione un servizio del Comune per far cambiare rapidamente e facilmente il cognome se ritenuto imbarazzante o che crei disagio in Massolini o Messolini». «La Raggi (o Reggi o Ruggi) – ha continuato – riceverà a breve notizie dai nostri legali». Inutile dire che lo status della Mussolini su Facebook è subito diventato virale.

 

Tra i tanti commenti, qualcuno poco dopo la pubblicazione ha prontamente ipotizzato che si trattasse di uno scherzo. Ma l’europarlamentare sembrava però non crederci. E ribadiva: «Saranno i nostri legali a scoprirlo».

A confermare l’ipotesi dello scherzo ci ha pensato poi direttamente il Comune di Roma, chiarendo che il servizio descritto dalla Mussolini nel suo post su Facebook non esiste né è mai esistito. «Non esiste nessun servizio del Campidoglio che consente di modificare il cognome», è la precisazione del comune arrivata mercoledì. Il Campidoglio ha dunque smentito il millantato servizio comunale: «Il Campidoglio rende noto che non eroga ai suoi cittadini alcun servizio volto a suggerire la modifica del cognome. Né allo sportello, né telefonicamente. Probabilmente l’On. Mussolini è stata vittima di uno scherzo telefonico di cattivo gusto».

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