Cos’ha detto Barack Obama al Seeds&Chips di Milano

Luci soffuse, la musica dei Coldplay e un video sul cibo sostenibile e sul risparmio energetico. Inizia così l’intervento dell’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama alla manifestazione Seeds&Chips di Milano. Davanti alla platea dei 3500 autorizzati – previo pagamento di un pass da 850 euro -, l’icona del mondo libero ha tenuto il suo discorso sui temi della nutrizione, dell’ambiente e delle nuove tecnologie verdi. Senza risparmiare complimenti all’Italia: «senza tanti migranti del vostro Paese, gli Stati Uniti non sarebbero stati gli stessi» e frecciatine all’amministrazione di Donald Trump: «ha un’idea diversa rispetto alla nostra su clima ed energia, ma questo rientra nella dinamica della democrazia».

L’intervento è stato preceduto da una breve introduzione di una studentessa di 18 anni, che ha spiegato il proprio giovane punto di vista sull’importanza di una corretta informazione a proposito del cibo e della nutrizione, per far sì che il mondo del futuro possa essere preparato alla sfida della sostenibilità nel settore alimentare.

«Ho dimenticato la cravatta» debutta Obama, mostrando la sua camicia sbottonata al petto. Ringrazia i suoi ospiti, l’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e l’ex sindaco di Milano Letizia Moratti per il lavoro svolto in vista dell’Expo. Porta i saluti di Michelle, ricorda la sua prima vacanza italiana con la moglie tra Firenze e Roma e promette che visiterà sempre più spesso il nostro Paese.

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I CONTENUTI DEL DISCORSO DI BARACK OBAMA

«Nel corso della mia presidenza – ha detto Obama -, il cambiamento climatico è stato una priorità perché ha definito i confini del secolo. Assistiamo a dei cambiamenti che avvengono in una maniera senza precedenti. Noi abbiamo aumentato il nostro impegno nelle energie pulite e siamo arrivati allo storico risultato del meeting di Parigi sul clima. Ma in futuro i cambiamenti climatici continueranno e se non diminuiamo gli investimenti nell’industria del carbone si andrà incontro a una vera e propria catastrofe».

Poi un passaggio sui Paesi del sud del mondo e sulla carenza di derrate alimentari: «Le migrazioni che avvengono in Europa dipendono dal dislivello tra Paesi occidentali e Paesi del sud del mondo, dalla mancanza di cibo e dai cambiamenti climatici. Entro il 2050, se le cose non cambieranno, avremo un aumento senza precedenti di emissioni di CO2. La sicurezza alimentare deve essere presente in tutto il mondo e questo contribuirà a evitare lo spreco di cibo».

Inevitabile il collegamento con l’obesità negli Stati Uniti: «Incide su ogni aspetto della vita del Paese. La malnutrizione è uno dei problemi più gravi del nostro tempo: negli States si spreca il 40% del cibo, mentre in altri Paesi c’è carestia. Il mondo deve essere più sostenibile: credo che i problemi del mondo siano stati causati dall’uomo, ma possono essere senz’altro risolti dall’uomo».

LA CONVERSAZIONE TRA BARACK OBAMA E SAM KASS

Obama ha presentato, poi, Sam Kass, lo chef-consigliere della Casa Bianca ai tempi della sua presidenza. «Grazie a lui ho imparato a cucinare e Michelle era più rilassata» ha detto l’ex leader del mondo libero. I due hanno avviato una conversazione distesa e cordiale sul tema della nutrizione sostenibile, ma non solo. Obama ha parlato del suo presente da ex presidente degli Stati Uniti: «Passo la maggior parte del mio tempo scrivendo il mio prossimo libro e organizzando il mio prossimo obiettivo, quello di formare le prossime generazioni di leader nel mondo: ne abbiamo parlato anche con Matteo Renzi, perché vogliamo creare una rete di attivisti globali».

«I grandi cambiamenti – dice Obama a Sam Kass – vengono dalle azioni individuali, quelle portate avanti dalle nostre famiglie e dai nostri imprenditori. È importante quello che ciascuno di noi fa per dare un suo contributo: non dimentichiamo che i politici vengono scelti dai voti dei singoli e ogni società ha i politici che si merita».

Obama torna sugli anni della sua presidenza: «Ho sempre incontrato tanti giovani durante i miei due mandati. Cosa non mi manca? L’isolamento, non poter bere un caffè tranquillo, dovermi muovere con la sicurezza. Ora, invece, sono vittima dei selfie: ne devo fare uno ogni due o tre passi».

Gli ultimi passaggi della conferenza sono ancora riservati alle grandi tematiche dell’ambiente e dei cambiamenti climatici: «Gli Stati Uniti hanno aumentato la produzione di energia eolica di tre volte, quella solare di dieci volte, il costo dell’energia pulita in generale si è abbassato e abbiamo investito sulle nuove tecnologie. Nei prossimi 20 anni possiamo contare su altri successi in questi settori, se ci sarà una leadership forte che continuerà ad agire in questa direzione».

E sulla nutrizione correlata con i problemi dell’agricoltura, Obama svela: «Innanzitutto, devo specificare che non sono vegetariano. Ma è innegabile che portare la carne sulle nostre tavole comporti un grande spreco idrico. In alcuni Paesi del mondo il consumo di carne è molto basso, specialmente se comparato a quello negli Stati Uniti. Si assisterà, in ogni caso, a un aumento del consumo di carne e su cosa comporterà questo aumento è necessario fare una corretta informazione: dobbiamo istruire le persone a mangiare bene e a prevenire le malattie. Questo vorrebbe dire anche meno spesa in termini di sanità pubblica».

Una maggiore diffusione del messaggio, grazie anche all’impegno della moglie Michelle: «Il suo successo in questo ambito è dovuto al fatto che lei ha affrontato il problema non come un legislatore, ma come una madre attenta alla salute dei propri figli. E questo vale anche per le normali esigenze quotidiane, quando si ha poco tempo per cucinare: Michelle ha pensato in termini molto pratici e ha fatto passare anche il messaggio che mangiare sano può essere divertente».

Prima dello speech di Obama a Seeds&Chips, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in un incontro a porte chiuse, ha consegnato all’ex presidente degli Stati Uniti le chiavi della città lombarda, davanti a rappresentanti delle istituzioni e del mondo dell’imprenditoria: «Un uomo che ha cambiato la storia – ha detto il sindaco – questo riconoscimento è un onore per me e per tutta la città di Milano».

(FOTO: profilo Twitter Sara Pevato)

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