Venezia off-limits per kebab e pizze al taglio

Niente cibo da strada sul Canal Grande. È la direzione in cui va una delibera del consiglio municipale contro il proliferare di negozi di kebab e di pizza al taglio nelle strade di Venezia. La stretta era già stata annunciata dal sindaco Luigi Brugnaro e ora è diventata esecutiva. Secondo le istituzioni della città lagunare, la diffusione di questi esercizi commerciali creerebbe problemi di decoro urbano e di tutela del patrimonio culturale della città di Venezia.

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LA DELIBERA DEL COMUNE SU VENEZIA-KEBAB

La delibera vieta, nello specifico, «la vendita e di produzione di prodotti alimentari destinati all’asporto e al consumo per strada, sia nel centro storico, sia nelle isole». Non si tratta, tuttavia, di un provvedimento onnicomprensivo, né tantomeno retroattivo: la delibera non riguarda le gelaterie e, in più, tutte le attività che hanno avviato l’iter per ottenere le autorizzazioni sono escluse dalla fattispecie.

«Il proliferare di attività di vendita e consumo del cosiddetto take away – ha spiegato l’assessore al Commercio Francesco Da Villa – favorisce una percezione negativa di Venezia, non solo al residente ma anche al visitatore». Il problema, infatti, non è soltanto il decoro urbano, ma la perdita d’identità – anche nel settore enogastronomico – della città di Venezia. Negli scorsi anni, infatti, sono diventati sempre meno i tipici bar che servono gli aperitivi veneziani, mentre sono aumentati gli esercizi commerciali che vendono pizzette e kebab. 

Un altro capitolo del delicato rapporto tra Venezia e il turismo, insomma. I negozi di cibo take away, infatti, hanno come target soprattutto chi ha esigenze di pranzare in maniera veloce per dedicarsi alla visita della città. E la decisione del Comune va proprio nella direzione di rendere Venezia più vivibile. Prima di tutto per i residenti.

(FOTO: ANSA/ANDREA MEROLA)

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