Carne, latte e non solo: la Coldiretti smonta alcune ‘fake news’

05/05/2017 di Redazione

Le fake news non risparmiano il cibo e creano un’ondata di timore: tre italiani su quattro (66%) sono preoccupati dell’impatto sulla salute di quello che mangiano. Sono questi i numeri che spuntano dall’indagine della Coldiretti/Ixe’ presentata in occasione della campagna #stopfakeatavola promossa dalla Coldiretti e dall’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura ed agroalimentare nell’ambito del corso di formazione organizzato in collaborazione con la Scuola Superiore della Magistratura.

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FAKE NEWS A TAVOLA: LA COLDIRETTI CI ALLERTA

«Il web – osserva la maggiore associazione di rappresentanza ed assistenza dell’agricoltura italiana – si configura sempre più come porto franco delle bufale alimentari, con un preoccupante effetto valanga in una situazione in cui il 53% degli italiani lo ha utilizzato almeno qualche volta durante l’anno per raccogliere informazioni sulla qualità dei prodotti alimentari». Secondo quanto si rileva, fino al 25% degli italiani partecipa a community/blog/chat in internet centrate sul cibo, proprie o di altri, che influenzano le scelte di acquisto in modo non sempre corretto e veritiero. La scorretta informazione nell’alimentare ha un peso più rilevante che negli altri settori perchè va a influenzare direttamente la salute. «Per questo dobbiamo prestare particolare attenzione ed essere grati a quanti sono impegnati nello smascherare gli inganni» aggiunge il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo.

DAL LATTE ALLA CARNE: I FALSI CIBI DANNOSI

Su internet si legge che il latte sia dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio. Anche per le banane, a differenza di quanto comunemente sentiamo, sono tra i primi prodotti ortofrutticoli ricchi di potassio che al vertice della graduatoria vede gli spinaci crudi, seguiti dalla rucola e dai cavolini crudi. Inoltre, a differenza di quanto si scrive su molti manuali di settore, non esiste nessuno studio che provi che mangiare carne sia dannoso per la salute.

(ANSA/ANGELO CARCONI)

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