Legittima difesa, si potrà sparare ai ladri in casa se aggrediti di notte: ecco cosa cambia

04/05/2017 di Redazione

Se aggrediti di notte si potrà sparare ai ladri in casa. È questo uno degli effetti dell’accordo raggiunto ieri dalla maggioranza alla Camera dei deputati sulle modifiche alla legge sulla legittima difesa. Il via libera dell’assemblea di Montecitorio in prima lettura è previsto per oggi. Poi il testo passerà al senato. Il nodo chiave, sul quale il Pd e i centristi di Ap sono riusciti a trovare il compromesso, è l’articolo 52 del codice penale. L’accordo è stato sigillato da un emendamento della Commissione che stabilisce che si considera legittima difesa la reazione a un’aggressione avvenuta «in tempo di notte» o dopo che una persona si è introdotta in casa «con violenza alla persona o alle cose» o «con minaccia o con inganno». Resta però in vigore il primo comma dell’articolo, in base al quale devo sussistere i criteri di necessità, attualità e proporzione tra offesa e difesa.

 

LEGGI ANCHE > Vaccini, Di Maio indica la linea M5S: «Sono obbligatori e non vogliamo cambiare la legge»

 

LEGITTIMA DIFESA, SPARARE AI LADRI: COSA CAMBIA

La modifica della legge non eviterà dunque di finire in tribunale: chi sparerà per difendersi continuerà a rischiare un processo. Restando infatti in vigore i criteri di necessità, attualità e proporzione tra offesa e difesa, in caso di irruzione notturna o violenta di un ladro in casa, se la persona aggredita rincorrerà e sparerà al rapinatore in fuga, si ritornerà al processo per eccesso di legittima difesa. È proprio per questo motivo che il centrodestra è intenzionato a bocciare il provvedimento.

La novità più importante del disegno di legge riguarda la possibilità di eccedere nella difesa se la reazione è causata da un errore o un grave turbamento provocato dall’aggressore. Spiega Alessandro Di Matteo sulla Stampa:

Quindi, prima di reagire, magari al buio, in pochi secondi, bisogna accertarsi che il ladro non sia armato o capire se sta per scappare?

 

Qui c’è forse la novità più importante, a favore di chi si difende. Fermo restando che ci deve essere «proporzione» nella reazione e un pericolo «attuale», nella legge Ermini si prevede anche la possibilità di non punire chi eccede nella difesa, se questa reazione sproporzionata è causata da un «errore» frutto di un «grave turbamento» provocato dall’aggressore «in situazioni comportanti un pericolo attuale per la vita (dell’aggredito o dei suoi cari, ndr), per l’integrità fisica, per la libertà personale o sessuale».
Insomma, nella legge si prevede chiaramente la possibilità di tenere conto della condizione psicologica e delle circostanze ambientali in cui si trova l’aggredito: quando si è in casa propria, magari si sta dormendo, è buio e non si immagina di trovarsi davanti uno sconosciuto, è ovviamente facile reagire in maniera impulsiva, spinti dalla paura, e spesso non si ha il tempo e il modo di valutare se la persona o le persone che ci si trova davanti sono armate, hanno intenzione di aggredire e via dicendo.

Altra novità riguarda le spese legali di chi è stato indagato o processato per eccesso di legittima difesa venendo poi assolto. Sarà lo Stato a farsene carico. Il costo degli avvocati verrà pagato dal Ministero della Giustizia con un fondo apposito.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

Share this article