Morto ambulante a Roma, la rete dà il peggio di sé

La controversa morte dell’ambulante a Roma ha avviato una serie di commenti in rete. Tutti hanno voluto esprimere la propria opinione circa l’episodio avvenuto intorno a mezzogiorno,  tra piazza Ponte Garibaldi e l’Isola Tiberina. Nian Maguette, 53enne senegalese avrebbe perso la vita durante un blitz anti-abusivismo portato avanti dalla polizia municipale della Capitale. 

Alcuni testimoni avrebbero visto uno degli scooter dei vigili mentre investiva Nian Maguette, mentre la polizia municipale ha negato qualsiasi responsabilità nella vicenda, dal momento che non ci sarebbe stato alcun inseguimento.

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I COMMENTI SUI SOCIAL SULLA MORTE DI NIAN MAGUETTE

Una vicenda – come si può immaginare – estremamente divisiva sulla quale il mondo dei social network si è sentito in dovere di intervenire. Talvolta con risultati quantomeno censurabili. In queste circostanze, infatti, emergono opinioni dure e discutibili che trovano spazio nei commenti all’articolo pubblicato sulle pagine dei maggiori quotidiani nazionali d’informazione.

E così si parla di «scuse per difendere l’illegalità e attaccare le forze dell’ordine», si usano frasi come «se non avesse venduto merce abusiva sarebbe stato ancora vivo», «fatevi investire a casa vostra», «speriamo che il vigile stia bene e che il motorino non si sia rotto».

commenti

Non mancano poi le generalizzazioni e i luoghi comuni come: «gli italiani si ammazzano perché non riescono a pagare le tasse e un clandestino che muore mentre sfugge alla giustizia fa notizia», «uno in meno» e altre frasi tipiche del repertorio del populismo più becero. Anche in una circostanza oggettivamente drammatica, quindi, i frequentatori dei social network non mancano di dare una pessima immagine.

 

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