Ragazza cinese fermata a Ventimiglia con 320mila euro in contanti: sequestrata la metà. Per ora

«Chi siete? Da dove venite? Cosa portate?». Ricordate le domande del frontaliere nel film Non ci resta che piangere di Massimo Troisi e Roberto Benigni? Più o meno la stessa cosa è successa a Ventimiglia a una ragazza cinese. Ma stavolta non si trattava di «un fiorino», ma di ben 320mila euro. In contanti.

Una storia non del tutto chiara. La giovane orientale stava viaggiando su un autobus che dalla Spagna sarebbe arrivato a Roma. Con sé aveva una valigetta rosa. I cani della Guardia di Finanza ci hanno messo pochissimi minuti a fiutarla: una volta aperta, tra lo stupore generale, è stata scoperta l’enorme cifra, tutta in banconote dal taglio di 50 euro.

VENTIMIGLIA RAGAZZA CINESE: LA SANZIONE

La ragazza non ha, però, rispettato la normativa vigente sullo spostamento da Stato a Stato di importi superiori a 10mila euro. Immediato il sequestro di metà cifra (circa 155mila euro) come garanzia del pagamento di una sanzione che, inevitabilmente, verrà erogata dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

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Ma perché una giovane ragazza cinese portava, con tanta disinvoltura, una cifra così alta su un pullman proveniente dalla Spagna? La circostanza non è ancora stata chiarita: la donna, infatti, avrebbe dato alla Guardia di Finanza soltanto una vaga spiegazione che non ha convinto le forze dell’ordine. Le Fiamme Gialle, nel frattempo, avevano già accertato che non era in possesso delle autorizzazioni necessarie sullo spostamento dei contanti rilasciate dalle autorità doganali.

(FOTO: ANSA/LUCA ZENNARO)

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