Migranti, il procuratore di Catania: «Abbiamo le prove dei contatti tra alcune ong e criminali libici»

23/04/2017 di Redazione

«Abbiamo prove dei contatti tra ong e criminali libici». È quanto afferma il procuratore della Repubblica di Catania Carmelo Zuccaro. Alcune sue dichiarazioni vengono riportate oggi dal quotidiano La Stampa in un articolo a firma di Fabio Albanese. Stando a quanto afferma Zuccaro ci sono telefonate con organizzatori degli sbarchi e gruppi finanziati con personaggi discutibili.

 

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MIGRANTI, PROVE DI CONTATTI TRA ONG E CRIMINALI LIBICI

Quella di Catania è la Procura più esposta nel far luce sull’affaire degli sbarchi di migranti. Indagano anche Palermo, Cagliari e Reggio Calabria, ma a Catania si lavora da più tempo, dal tragico affondamento del 3 ottobre 2013 che causò 368 morti. Secondo il procuratore c’è qualcosa da chiarire sulle ong che pattugliano il tratto di Mediterraneo  davanti alla Libia con le loro navi, servendosi in qualche caso anche con droni e aerei:

Perché sono lì, come si finanziano, hanno contatti diretti con i trafficanti? A queste domande sta cercando di dare risposte il pool di cinque pm catanesi, alcuni della Dda altri della «ordinaria», che con Squadra mobile e Guardia di finanza indagano ormai da tempo: «Su Ong come Medici senza frontiere e Save the Children davvero c’è poco da dire – dice Zuccaro – discorso diverso per altre, come la maltese Moas o come le tedesche, che sono la maggior parte» (cinque delle nove Ong schierate in mare, c’è poi la spagnola Proactiva Open Arms). Le buone e le cattive, dunque: «Abbiamo evidenze che tra alcune Ong e i trafficanti di uomini che stanno in Libia ci sono contatti diretti – dice Zuccaro – non sappiamo ancora se e come utilizzare processualmente queste informazioni ma siamo abbastanza certi di ciò che diciamo; telefonate che partono dalla Libia verso alcune Ong, fari che illuminano la rotta verso le navi di queste organizzazioni, navi che all’improvviso staccano i trasponder sono fatti accertati».

La Procura di Catania lavora per capire se dietro i finanziatori di ong ci siano gli stessi trafficanti, alcuni dei quali sarebbero stati già identificati, e che hanno come principali fonti di finanziamento contrabbando e migranti, appunto. Segnali in questa direzione sarebbero stati raccolti. Per Zuccaro sottolinea comunque che il problema non è solo giudiziario, ma anche politico. I governi europei, ripete, e non solo quello italiano dovrebbero intervenire subito, perché «l’inchiesta richiede tempi che l’Europa non può permettersi».

(Foto da archivio Ansa. Credit: ANSA / UFFICIO STAMPA MARINA MILITARE)

 

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