Quelle interrogazioni parlamentari di M5S ed ex M5S sul vaccino anti-Hpv

20/04/2017 di Donato De Sena

Oggi il blog di Beppe Grillo risponde alle polemiche sulle posizioni anti-vaccini negando che anche il Movimento 5 Stelle sia contrario alle vaccinazioni. Il tema è stato riacceso negli ultimi giorni dal controverso servizio di Report (che ha sollevato dubbi sul vaccino anti-papilloma virus, anti-Hpv, e sui dati delle reazioni avverse generate dallo stesso). L’inchiesta giornalista ha riportato a galla vecchie, e quantomeno discutibili, posizioni di rappresentanti M5S che hanno rilanciato teorie complottistiche su presunti effetti dannosi (mai provati scientificamente) dei vaccini. Ebbene, il sito di Grillo oggi riprende un articolo del Fatto Quotidiano a firma di Guido Silvestri, microbiologo e immunologo, nel quale il docente universitario racconta di essere al lavoro con la senatrice Elena Fattori e con l’europarlamentare Piernicola Pedicini per affrontare la questione vaccini «dal punto di vista strettamente medico e scientifico» contribuendo ad una presa di posizione programmatica. L’«unico scopo» – spiega Silvestri nel post – è quello «di sviluppare e implementare (qualora fossero al governo) politiche delle vaccinazioni che assicurino il più alto livello di copertura nella popolazione generale». «Sostenere che il Movimento 5 Stelle è ‘contro i vaccini’ – è la sua conclusione – è una sciocchezza».

VACCINO ANTI-HPV, INTERROGAZIONE CON DUBBI SULL’EFFICACIA

C’è da augurarsi che sia così, e che il Movimento decida una volta per tutte di accantonare tutte le posizioni ambigue. Che qualche tempo fa sono finite perfino agli atti di Camera e Senato. In un’interrogazione in Commissione Affari Sociali datata 20 ottobre 2015 sette deputati M5S (prima firmataria Vega Colonnese) hanno sollevato sul vaccino anti-papilloma gli stessi interrogativi posti dalla trasmissione Report. Al ministro Lorenzin hanno chiesto «se intenda avviare un’accurata revisione dei vaccini anti-Hpv attualmente autorizzato in Italia per chiarire determinati aspetti concernenti la sua sicurezza» e «se non ritenga che la fase di preautorizzazione si affidi con eccessiva superficialità alla documentazione e ai dati forniti dalle imprese farmaceutiche senza riuscire ad avere accertamenti indipendenti sul reale beneficio ed efficacia se non garanzia per la salute degli stessi e quali iniziative intenda assumere al riguardo». Nell’interrogazione M5S veniva citato un documentario sul vaccino anti-Hpv della tv svizzera di lingua italiana RSI e si sosteneva: «Ancora oggi non esistono prove certe sull’efficacia dei vaccini nella prevenzione del tumore alla cervice uterina, come viene evidenziato dal servizio della tv svizzera sull’impiego di Gardasil e pubblicato, è necessario attendere gli anni necessari allo sviluppo di un eventuale tumore (10-20), per avere una prova certa». Un’affermazione che viene chiaramente smentita dalle precisazioni che gli esperti hanno fornito dopo l’inchiesta di Report.

Il vaccino anti-Hpv, spiegano i medici, ha ridotto il numero di persone che si ammalano di cancro della cervice. «Il vaccino – ha dichiarato Walter Riccardi, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità – è efficace nel prevenire lesioni precancerose in quasi il centro per cento dei casi. Questo vuol dire che potremmo eradicare questo tumore che invece ancora oggi uccide in Italia oltre mille persone all’anno». «Il vaccino – ha detto invece Luciano Mariani, responsabile dell’Hpv unit del Regina Elena di Roma – è efficace e sicuro. Non contiene né virus vivo né attenuato e quindi è altamente sicuro. A oggi, su duecento milioni di dosi somministrate, non ci sono stati effetti collaterali gravi o mortali correlabili al vaccino. Ci sono, come sempre per ogni farmaco efficace, episodi singoli di intolleranza al prodotto o agli eccipienti, ma non sono tali da destare preoccupazione».

VACCINO ANTI-HPV, INTERROGAZIONE CON RICHIESTA DI SOSPENSIONE

In un’altra interrogazione parlamentare, firmata il 7 luglio 2015, sei senatori (di cui 5 ex M5S, primo firmatario Maurizio Romani) al ministro della Salute chiedevano se considerasse «urgente sospendere la campagna di vaccinazione».

(Immagine: frame da video di Report / Raitre)

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