Dieci motivi per cui Report non deve chiudere

19/04/2017 di Stefania Carboni

Ci risiamo. Report, trasmissione nata con Milena Gabanelli e ora condotta da Sigdfrido Ranucci, fa parlare di sé. A far discutere gli esperti di geopolitica, terrorismo, vaccinazioni, dieta, cancro (e chi più ne ha più ne metta) è stata l’ultima puntata. Sui social è stata criticata la parte in cui sono stati sollevati dubbi sul vaccino anti-papilloma virus (HPV) o meglio su come funziona in realtà la farmaco vigilanza in Italia.

Qui avete tutti i dettagli sull’ultima puntata (inclusa l’inchiesta sui fondi cinema):

Forse si poteva fare un servizio migliore. Forse si poteva parlare anche degli effetti positivi del vaccino piuttosto che sulle reazioni avverse. Sarà, ma essendo il servizio un servizio sulla farmaco vigilanza non poteva certo parlare dei meravigliosi mini pony ma bensì di cosa, stavolta, non ha funzionato. La trasmissione Rai è stata tacciata di disinformazione, parzialità. Come se ci si scordasse di tutte le volte che una puntata di Report ha fatto discutere il paese. Dalle scatolette per il vostro gatto fino a tutte le altre trasmissioni (Rai e non) che fanno salire il vostro livello di ipocondria a tavola.

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Ebbene Report deve chiudere? Molti hanno chiesto severi provvedimenti contro l’informazione di Mamma Rai. «Diffondere paura propugnando tesi prive di fondamento e anti scientifiche è un atto di grave disinformazione ed è quanto ha fatto ieri sera la trasmissione di Rai3 Report, dedicata al vaccino contro il Papilloma virus, il primo vaccino contro il cancro che l’uomo è riuscito a produrre», ha dichiarato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Peccato però che Lorenzin non abbia aggiunto qualcosa sul consulente promosso a Bruxelles (ricordato da Report) dopo alcuni fatti, non proprio ortodossi, nel confronti di manager nel campo farmaceutico.

È giusto quindi chiudere Report? No, per diversi motivi.

1 – Perché esiste un ufficio legale

Perché se non si è d’accordo su qualcosa o ci si ritiene diffamati si può replicare pubblicamente o agire per vie legali. Qui per esempio quello che ha fatto la maison GucciMoncler e perfino la catena Coop nei confronti di Report.

2 – Perché si rischiano strumentalizzazioni politiche

Perché è partito su twitter l’hashtag #SesospendonoReport facendo diventare il programma di una rete pubblica terreno di scontro tra fazioni politiche.

Ah, Report non lo sospendono. Garantisce Monica Maggioni.

3 – Perché non siete giornalisti: lasciate fare ai giornalisti i giornalisti. Anche se non vi piacciono

La puntata di Report, seppur criticabile specialmente sotto determinati aspetti, fa parte di un programma che da sempre realizza inchieste in Italia. Grazie a Report si è parlato dell’amianto negli elicotteri della Guardia di Finanza, dello scandalo gettoni Rai, di partiti che crollano…. Alcune inchieste di questo programma hanno mosso le procure. E non inutilmente.

4 – Perché non esiste solo Report. O solo un blog, o solo una testata giornalistica

Già. Forse vi sarà più simpatica la grafica della home page di un sito o forse vi costa meno fatica guardare il piccolo schermo ma ci sono tante tantissime possibilità per sentire l’altra campana. E non è detto che ciò che voi seguite sempre sia la sacrosanta verità. Specialmente su argomenti specifici occorre sentire persone esperte, personale qualificato, realtà disinteressate. Non blogger.

5 – Perché se non vi piace potete sempre cambiare canale

Esiste una cosa che si chiama telecomando. Esiste un tastino per cambiare canale.  Esiste l’auditel per ammazzare un programma.

6 – Perché serve vaccinarsi, comunque

Report non ha fatto una puntata contro i vaccini. Lo ha ribadito più volte. Certo, se rivedete il servizio la vostra ipocondria sale a livelli massimi ma appunto per questo occorre informarsi, specialmente se il servizio vi è sembrato “parziale”. Conoscete ad esempio il sito Vaccinar..sì?

7 – Perché anche se ci si vaccina c’è bisogno di migliorare l’informazione e la tutela delle persone. Sempre

I vaccini sono fondamentali ma non per questo bisogna smettere di chiedersi se esistano reazioni avverse, come bisogna denunciarle e sopratutto cosa succede in Italia quando si registrano reazioni avverse. Anche questo è servizio pubblico. Potete discutere sul fatto che sia completo o meno ma perché non porsi delle domande?

8 – Perché esiste l’articolo 21 della Costituzione italiana

Eh sì

9 – Perché fare giornalismo in Italia e cogliere il vostro interesse è davvero una brutta cosa

Ora evitiamo di scaricare il barile ma alzi la mano chi si ricorda di più le inchieste Report su petrolio e affini piuttosto che quelle sui piumini d’oca. Come disse Schopenhauer tutti i giornalisti «sono, per via del loro mestiere, degli allarmisti; è il loro modo di rendersi interessanti». E come si risolve la cosa? Lo spiega Schopenhauer stesso nel rigo successivo: «Essi somigliano in ciò a dei botoli che, appena sentono un rumore, si mettono ad abbaiare forte. Bisogna perciò badare ai loro squilli d’allarme solo quel tanto che non guasti la digestione». Forse è anche colpa un po’ nostra (e vostra) se si discute di più sui rischi del sushi piuttosto che sulle tangenti di turno. Forse dobbiamo discutere su un ritorno alle origini di “Report”, forse però questo ritorno alle origini non piace nemmeno a voi.

10 –  Perché anche se stavolta, secondo voi, si esagera avete dalla vostra un’altra arma: potete informarvi e cercare altri canali, sempre

I dati che fornisce Report sono corretti? Esiste davvero un allarme sulla farmaco vigilanza in Italia che non può esser ignorato? Le persone che ha ascoltato Report sono sufficienti per avere un quadro della situazione? Ecco. Sono domande che uno si deve chiedere sempre. Quando apre un giornale, accende la radio, la tv, scrolla su un sito. Invece no, spesso siamo troppo pigri.

 

 

 

 

 

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