Roma, sulle saracinesche il cartello razzista dell’ultradestra: «Boicotta i negozi stranieri»

15/04/2017 di Redazione

«Boicotta i negozi stranieri, sostieni le attività commerciali italiane del tuo quartiere». È la scritta razzista che si legge su piccoli cartoncini che a Roma militanti dell’ultradestra hanno affisso alle saracinesche di negozi gestiti da cittadini non italiani. A compiere il blitz in periferia (nel quartiere di Tor Bella Monaca) sono stati attivisti di Azione frontale, sigla nata da una costola di Forza Nuova. A raccontarlo è oggi Mauro Favale su Repubblica.

 

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ROMA, CARTELLO RAZZISTA DI AZIONE FRONTALE: «BOICOTTA I NEGOZI STRANIERI»

Sopra il cartello razzista a caratteri neri su sfondo bianco anche lo slogan: «Aiuta il tuo popolo». E più giù la firma «Azione frontale». Il cartoncino è stato affisso all’entrata di negozi gestiti di africani e cinesi, di un ristorante, di una macelleria, di un centro estetico:

Qui, in questo Municipio, si registra il reddito pro-capite più basso della città e la dispersione scolastica più alta. È in questo contesto che i fascisti di Azione frontale («Per noi è solo un vanto se ci definiscono così», assicura Ernesto Moroni, poco più di 30 anni, il loro leader) hanno deciso di farsi pubblicità come già avevano fatto due mesi fa, sempre con striscioni e cartelli minacciosi che avevano portato all’annullamento della tappa romana del tour di Bello Figo, il rapper di origini ghanesi che prende in giro gli stereotipi sugli immigrati. Nel 2014 avevano spedito teste di maiale alle comunità ebraica.

Stavolta nel mirino finiscono gli esercizi commerciali gestiti da stranieri perché, affermano, «in un periodo di crisi senza fine sostenere le attività italiane è di fondamentale importanza non solo economica ma anche per riscoprire il valore dell’unità di popolo ». «L’essere razzisti, però – racconta Moroni al telefono – non ci appartiene, la nostra è stata un’azione prettamente commerciale».

I commercianti si lamentano: «Inutile sporgere denuncia, qui non viene nessuno».

(Foto via Twitter)

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