Il dramma sportivo di Fabio Aru: un infortunio gli nega il Giro 100. Che parte dalla sua Sardegna

Era il Giro d’Italia disegnato su misura per lui. Le tre tappe iniziali nella sua Sardegna, l’ultima settimana fatta tutta di montagne, senza neanche un metro di pianura. Fabio Aru, invece, non ci sarà, non prenderà parte all’edizione del centenario della corsa rosa. Un dramma sportivo per il fuoriclasse del 1990, vincitore di una Vuelta, sul podio del Giro nel 2014 (terzo posto) e 2015 (seconda piazza). Il 2 aprile, durante una sessione di allenamento a Sierra Nevada, si è reso protagonista di una brutta caduta, subendo un colpo al ginocchio. Ieri lo stop dei medici e la conseguente grande rinuncia.

LE PAROLE DI FABIO ARU

“Mi dispiace tanto, sono davvero deluso per quello che mi è successo – ha detto Aru comunicando la decisione -. Ci tenevo tantissimo a far bene in Sardegna, stavo preparando questo appuntamento da tanti mesi. I medici mi hanno consigliato di fermarmi e, con rammarico, sono costretto a rinunciare alla corsa rosa”.

Lo staff che ha visitato Aru ha evidenziato uno schiacciamento della cartilagine del ginocchio sinistro. Non si tratta di un infortunio particolarmente grave, ma il problema sta tutto nella tempistica. La corsa rosa inizierà il 5 maggio e per recuperare dall’infortunio c’è bisogno di dieci giorni di riposo assoluto. Ciò significherebbe interrompere la preparazione in una fase cruciale: in queste condizioni, sarebbe stato praticamente impossibile affrontare il Giro 100 in piena forma.

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Inconcepibile per un corridore che puntava al successo finale. Fabio Aru, infatti, era chiamato alla prima vera sfida in campo aperto con l’ex compagno di squadra Vincenzo Nibali, quest’anno passato alla Bahrein Merida, campione in carica della corsa rosa. Inoltre, con avversari del calibro di Nairo Quintana e Mikel Landa – solo per citarne alcuni – non sarebbe stato possibile correre a mezzo servizio.

“Dispiace tanto per Fabio – ha detto questa mattina Nibali -, al di là di tutto resta per me un grande amico e spesso ci incontriamo anche a Lugano dove abitiamo. Gli ho mandato un sms di incoraggiamento e spero che riesca a superare questo momento difficile: con lui, il Giro perde uno dei protagonisti. Spero di ritrovarlo al più presto in gara”.

COME CAMBIERA’ LA STAGIONE DI FABIO ARU

L’amarezza è molta, ma il dado è tratto. Ora, Fabio Aru – corridore dell’Astana di Alexander Vinokourov – dovrà stravolgere i piani di una stagione che non era iniziata sotto i migliori auspici (si era già ritirato dalla Tirreno-Adriatico a causa di una tracheobronchite che non gli aveva permesso di fare la differenza nella tappa decisiva del Terminillo). Il sardo punterà ora al Tour de France, corsa che lo ha visto debuttare lo scorso anno con un 13° posto frutto di una giornata di crisi nell’ultima tappa di montagna. Un palcoscenico allo stesso modo affascinante, certo. Ma nulla potrà ripagarlo dalla delusione di dover rinunciare alla storica centesima edizione del Giro, la corsa più amata dagli italiani.

(FOTO: ANSA/Dario Belingheri)

 

 

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