Quei capolavori sottratti al terremoto del Centro Italia: due mostre per farli rivivere

Due tappe a Roma e a Spoleto, due collezioni differenti. Lo stesso scopo: quello di far rivivere e di riportare all’attenzione del grande pubblico i capolavori dell’arte strappati con la forza alle violente scosse di terremoto che, nei mesi scorsi, hanno attraversato il Centro Italia. Domani, 11 aprile, curiosamente in contemporanea, partiranno due esposizioni dall’alto valore artistico e simbolico. A Roma, nella piccola cornice del complesso monumentale di San Salvatore in Lauro, a poca distanza da Castel Sant’Angelo, si terrà la mostra “Dai Crivelli a Rubens – Tesori d’arte da Fermo al suo territorio”; a Spoleto, invece, saranno i “Tesori della Valnerina” a diventare i protagonisti di un evento che si protrarrà fino al 30 luglio e che verrà inaugurato dal ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini.

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LA MOSTRA A ROMA CHE RACCOGLIE I CAPOLAVORI DELL’AREA DI FERMO

Il recupero è la filosofia che sta dietro alle due esposizioni. Nella mostra romana, una piccola bomboniera che svelerà al pubblico pochissimi pezzi dall’elevato valore artistico, sarà il territorio di Fermo e dintorni a essere protagonista. Un’area che ha visto il debutto di Pieter Paul Rubens, autore delle pale con la famosa Adorazione dei Pastori, a cui il pittore fiammingo si ispirerà anche per opere realizzate in patria. Il confronto più immediato sarà con l’opera, sullo stesso tema, di Pietro da Cortona; ma non mancheranno anche i riferimenti alle altre pale del XV e del XVI secolo che hanno da sempre caratterizzato il territorio colpito dal sisma (come quelle realizzate dai fratelli Crivelli). 

LA MOSTRA A SPOLETO SUI TESORI DELLA VALNERINA

A Spoleto, invece, saranno visibili 30 opere sottratte ai calcinacci della Valnerina, la zona dell’Umbria maggiormente violata dal terremoto. Nella mostra si riflettono – e si cerca di dare risalto – alle azioni messe in campo dai vigili del fuoco, dai carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale, dall’esercito e dai volontari della protezione civile per il salvataggio delle immense ricchezze artistiche. Le 30 opere esposte facevano parte dei 5mila pezzi estratti dalle chiese distrutte di Norcia, Cascia e Preci. L’appuntamento è nella splendida cornice della Rocca Albornoziana della cittadina umbra.

(in copertina ANSA/GIANLUIGI BASILIETTI)

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