Jean-Luc Mélechon, boom nei sondaggi e comizi in 7 città via ologramma

10/04/2017 di Andrea Mollica

Jean-Luc Mélenchon è il grande protagonista dell’ultimo mese delle presidenziali francesi. Domenica 23 aprile ci sarà il primo turno delle elezioni che decideranno il successore di François Hollande all’Eliseo, e il candidato della sinistra radicale potrebbe compiere un’impresa clamorosa. Secondo la maggior parte dei sondaggi Mélenchon è ormai vicino al 20%, e non è distante dal duo formato da Marine Le Pen ed Emmanuel Macron, che sta guidando i sondaggi da ormai un paio di mesi. Le presidenziali francesi si stanno trasformando in una corsa tra quattro candidati: oltre al duo di testa, il repubblicano François Fillon e l’esponente della sinistra Jean-Luc Mélenchon sembrano in grado di poter raggiungere il decisivo ballottaggio per l’Eliseo, per quanto ancora sfavoriti. Mélenchon è il candidato che in questo momento sta andando meglio nei sondaggi, tanto che in un’indagine di Sofres OnePoint per LCI, Le Figaro e RTL per la prima volta ha raggiunto il terzo posto, superando Fillon con il 18% delle preferenze.  Una crescita di 6 punti in sei mesi, mentre i suoi avversari sono fermi o in leggero calo. Macron e Fillon sono 24%, favoriti ma non sicuri di arrivare al secondo turno. Il dato della crescita demoscopica del candidato della Francia non sottomessa, La France insoumise in francese, è ormai consolidato. Il tracking quotidiano condotto da Ifop per Paris Match rileva Mélenchon a un solo punto e mezzo da Fillon, e a 6 da un non irraggiungibile Macron.

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Il candidato dell’estrema sinistra terrà un comizio a soli cinque giorni da voto in contemporanea in ben 7 città, grazie a sei ologrammi. Il 18 aprile Jean-Luc Melenchon sarà fisicamente in piazza a Digione, mentre il suo ologramma sarà visibile a Nancy, Clermont-Ferrand, Montpellier, Le Port, Nantes e Grenoble. Il candidato de La France insoumise aveva già utilizzato questa tecnologia per svolgere un comizio a Lione e in contemporanea anche in una banlieu parigina, ad Aubervilliers. Jean-Luc Mélenchon sta sfruttando il collasso della candidatura socialista di Benoit Hamon, e il vasto apprezzamento seguito alle sue performance brillanti nei dibattiti TV. Mélenchon è apparso come il più efficace dei 5 candidati principali all’Eliseo sia nel primo che nel secondo confronto televisivo. Il successo demoscopico dell’esponente di sinistra, che nel 2012 aveva già ottenuto un brillante 12%, evidenzia ancora una volta la mobilità significativa che i sondaggi rilevano da tempo alle presidenziali. A inizio 2017 il vincitore scontato appariva François Fillon, poi travolto da uno scandalo che ha indebolito gravemente la sua candidatura. Fino a poche settimane fa la crescita di Emmanuel Macron sembrava inarrestabile, ma da una quindicina di giorni il candidato indipendente sembra aver iniziato una traiettoria discendente. A ora l’unico dato certo è la presenza, quasi sicura, di Marine Le Pen al ballottaggio, anche se la leader del Front National appare ancora troppo spostata su posizioni estreme per poterlo vincere. La sinistra radicale rappresentata da Mélenchon non è mai arrivata a un ballottaggio presidenziale. Il suo miglior risultato, un terzo posto davanti al candidato socialista, è  stato ottenuto nel lontano 1969, quando il comunista Duclos superò il 20%. Foto copertina: Lionel Bonaventure/Pool/ABACAPRESS.COM

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