Report accusa Matteo Renzi di aver favorito gli appalti tra Eni e Pessina per salvare l’Unità

10/04/2017 di Redazione

Report trasmetterà questa sera un servizio che ipotizza un legame tra gli appalti ottenuti dal gruppo Pessina costruzioni in Kazakistan e in Iran, l’Eni e il salvataggio dell’Unità. L’inchiesta sarebbe stata diffidata dai legali di Matteo Renzi, visto che si ipotizzano pressioni dirette da parte del Partito Democratico sul gruppo Pessina, rassicurato sull’investimento fatto per riaprire la testata storica della sinistra italiana.  La notizia è anticipata sul Fatto Quotidiano di oggi in un articolo di Antonio Massari. L’Unità nel 2014 perdeva 400 mila euro al mese, mentre il gruppo Pessina costruzioni aveva subito un drastico calo dei suoi utili, crollati del 96%. La situazione di bilancio sembra incompatibile con un’operazione rischiosa nel mondo editoriale, ma negli anni successivi l’impresa registra netti miglioramenti dei suoi conti. Dal 2015 in poi il Gruppo Pessina ottiene commesse per 236 milioni di euro. Alcuni sono all’estero, come rimarca Report ipotizzando un legame con Eni, altri invece in Italia. Il gruppo Pessina vince il maxi appalto per l’ospedale di La Spezia, da 170 milioni di euro, nei giorni in cui rileva l’Unità. Il suo consigliere Guido Stefanelli diventa così l’amministratore delegato della società che edita il quotidiano della sinistra. Un testimone, intervistato in anonimato da Report, rivela come il tesoriere del PD, Francesco Bonifizi, avrebbe rassicurato Guido Stefanelli sull’investimento, ipotizzando una sorta di merce di scambio tra l’acquisizione dell’Unità e altri affari per il gruppo. La trasmissione di Rai 3 intervista l’ex editore dell’Unità, Matteo Fago, che è stato escluso dopo l’ingresso del gruppo Pessina, che non voleva far entrare visto che aveva un business plan non credibile. Report ha scoperto che l’azienda ha effettivamente ottenuto appalti, tramite la sua società Pessina costruzioni KZ, in Kazakistan, dove avrebbe costruito villaggi per i tecnici e i funzionari del consorzio Kpo, formato da Eni e Shell per lo sfruttamento di un enorme giacimento di gas. Eni ha smentito che il gruppo Pessina abbia contratti con Kpo, che sono però confermati nel bilancio 2014 attraverso l’accordo con un socio locale, Aksai industrial park. Anche in Iran il gruppo Pessina ottiene appalti all’estero per la realizzazione di 5 ospedali, commesse ottenute dopo la visita di stato di Renzi a Teheran, dove sono siglati diversi protocolli di intesa. Nella delegazione che accompagna l’allora presidente del Consiglio c’è anche Guido Stefanelli. Le notizie che Report trasmetterà questa sera sono state definite false, diffamatore e calunniose da un avvocato di Matteo Renzi, che ha annunciato appropriate iniziative legali contro chi le diffonderà.

Foto copertina: ANSA/ US PALAZZO CHIGI – TIBERIO BARCHIELLI

Share this article