Perchè Matteo Renzi chiede di nuovo le elezioni anticipate

06/04/2017 di Andrea Mollica

Matteo Renzi è tornato a chiedere le elezioni anticipate in modo esplicito, mentre i dirigenti del PD hanno richiesto un intervento del presidente della Repubblica su un caso apparentemente minore, che però rischia di provocare la caduta del Governo Gentiloni. L’incidente che ha causato la furiosa reazione del Partito Democratico e del suo ex segretario in attesa di tornarlo tra poche settimane è stata l’elezione di Salvatore Torrisi a presidente della commissione Affari costituzionali al Senato. Sul voto del sostituto di Anna Finocchiaro diventata ministro dei Rapporti col Parlamento dall’avvio dell’esecutivo guidato da Paolo Gentiloni. La presidenza della commissione Affari costituzionali al Senato è uno degli organismi più importanti per l’ultimo periodo della legislatura. A Palazzo Madama la maggioranza di governo ha numeri più deboli rispetto alla Camera dei Deputati, e l’approvazione di una nuova legge elettorale dipenderà dall’accordo raggiunto coi gruppi del Senato. La commissione Affari costituzionali ha il compito di esaminare la nuova proposta, e il PD non reputa possibile approvare una riforma delle versioni di Italicum e Porcellum modificate dalla Consulta senza un presidente di sua competenza.  L’elezione di Salvatore Torrisi, sostenuto da senatori centristi e dagli esponenti di Articolo 1- Mdp, ha evidenziato come il Partito Democratico possa non avere una maggioranza sulla propria proposta di legge elettorale in commissione Affari Costituzionali. Ciò potrebbe portare tanto a un rallentamento dei tempi quanto al blocco di proposte del PD non volute dagli altri partiti della maggioranza. Matteo Renzi sembra non voler accettare uno scenario in cui non sia il Partito Democratico a imporre la sua volontà agli alleati sul futuro modello elettorale dell’Italia.

Foto copertina: ANSA/ CROCCHIONI

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