La cucina del tuo vicino emana odori impossibili? Da adesso c’è il reato di molestie olfattive

Il tuo vicino crea puzze insostenibili che si spargono in tutto il condominio? Da oggi corre qualche rischio. Con la sentenza 14467/017 nascono le «molestie olfattive», che la Cassazione ha inquadrato nel reato di «getto pericoloso di cose» (articolo 674 del Codice penale) dopo che un condomino ha trascinato in aula il dirimpettaio per fumi, odori e rumori persistentemente molesti.

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MOLESTIE OLFATTIVE: IL REATO E LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE

La diatriba si è creata tra due condomini residenti al terzo piano. Il vicino creava continuamente fumi, odori e rumori molesti dalla cucina. Confermando le decisioni dei primi due gradi di giudizio, la Corte di Cassazione ha condannato gli imputati, dichiarandoli colpevoli di «getto pericoloso di cose», respingendo la difesa secondo cui tale norma non sarebbe estensibile agli odori.
L’articolo 674 del Codice penale prevede che sia «configurabile anche nel caso di molestie olfattive a prescindere dal soggetto emittente con la specificazione che quando non esiste una predeterminazione normativa dei limiti delle emissioni, si deve avere riguardo, al criterio della normale tollerabilità di cui all’art. 844 c.c.».

MOLESTIE OLFATTIVE: BOOM DI RICHIESTE DAL LEGALE

Con la sentenza della Cassazione, spiega oggi Caterina Pasolini su Repubblica, c’è stato un boom di richieste legali. Nel mirino ristoranti senza canna fumaria, vicini di casa perennemente ai fornelli. In Italia già 70 mila persone si rivolgono al loro avvocato per questi problemi. Anche perché se si arriva al risarcimento, la cifra si aggira introno ai mille, millecinquecento euro. Se invece si tratta di un locale o di un ristorante la sanzione cresce, in relazione anche all’adeguamento eventuale della canna fumaria.

(ANSA/ZUMAPRESS Credit Image: © SIPA Asia via ZUMA Wire)

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