Papa Francesco, nuovo gesto di pace verso i lefebvriani: possono amministrare i matrimoni

Una nuova schiarita sulla comunità dei lefebvriani da parte della chiesa cattolica. Papa Francesco ha stabilito che, oltre a poter amministrare il sacramento della confessione, i membri della Fraternità sacerdotale S.Pio X potranno anche celebrare matrimoni. La decisione è stata presa in seguito alla firma da parte della Pontificia commissione Ecclesia Dei di una lettera di ratifica datata 27 marzo, ma la notizia è stata diffusa soltanto in giornata. Quello che si apre oggi è l’ennesimo capitolo di una storia che va avanti da quasi 50 anni, fatta di scomuniche, minacce di scisma e continue tensioni. Nel 1970 il vescovo Marcel Lefebvre fondò a Friburgo, in Svizzera, la Fraternità sacerdotale S.Pio X in polemica con le posizioni di apertura venute fuori dal Concilio Vaticano II. Il vescovo svizzero, infatti, praticava l’ideale di una chiesa ultra-conservatrice, opposta all’ecumenismo e al dialogo interreligioso, attenta alla rigorosa formazione dei sacerdoti. I lefebvriani, ancora oggi, celebrano la messa in latino.

LA SCOMUNICA DEI LEFEBVRIANI

Nel 1988, addirittura, si arrivò, durante il pontificato di Giovanni Paolo II, alla scomunica di Lefevbre, che aveva disobbedito all’ordine del Vaticano di non consacrare nuovi vescovi. Passi in avanti nella ricostruzione del rapporto tra chiesa cattolica e Fraternità S.Pio X furono fatti durante il papato di Benedetto XVI, da sempre conciliante con le posizioni conservatrici dei lefebvriani, e portarono alla revoca della scomunica nel 2009.

I PASSI IN AVANTI DI PAPA FRANCESCO VERSO I LEFEBVRIANI

Da allora, pur in un rapporto sempre borderline con la chiesa cattolica, la Fraternità di S.Pio X è rimasta “fedele alla chiesa di Roma e al primato di Pietro”. Durante il Giubileo della Misericordia, Papa Francesco aveva già concesso la possibilità ai sacerdoti lefebvriani di poter amministrare il sacramento della confessione, prima in via temporanea (per tutta la durata del Giubileo), poi in via definitiva. Con la “liberatoria” sulla celebrazione dei matrimoni, Francesco, riformista per eccellenza, ha voluto tendere la mano alla “destra” della chiesa cattolica. Una decisione destinata comunque a far discutere: i lefebvriani hanno da sempre una reputazione quantomeno dubbia. Vengono considerati antisemiti dall’Anti-Defamation League, un gruppo di pressione ebraico che opera negli Stati Uniti, e da teologi progressisti come Hans Kung (che usò l’aggettivo “antisemita” a proposito dei lefebvriani nel corso di un’intervista a Lucia Annunziata). Inoltre, molti appartenenti alla Fraternità di S.Pio X avrebbero contatti molto stretti con gli ambienti dell’ultradestra europea, da Marine Le Pen ai partiti conservatori polacchi.

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