Alatri, parla la fidanzata di Emanuele Morganti: «È stato ucciso per uno scambio di persona»

«Il mio Lele è stato ammazzato per uno scambio di persona». È quanto sostiene Ketty Lisi, la fidanzata di Emanuele Morganti, lo studente di 20anni che la scorsa settimana è morto dopo essere stato massacrato di botte e colpito con oggetti contundenti da un gruppo di ragazzi all’esterno di un locale notturno di Alatri (Frosinone).

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ALATRI, IL RACCONTO DELLA FIDANZATA DI EMANUELE MORGANTI

Il giovane si trovava nella discoteca Mirò proprio in compagnia della ragazza. Che in un’intervista rilasciata ad Angela Nicoletti per il quotidiano romano Il Tempo oggi racconta:

«È stato picchiato prima all’interno. Perché credevano fosse lui a importunare la barista. Lo hanno trascinato in un angolo. Non vedevo niente. Solo tanta confusione. Pi sono riuscita a guadagnare l’uscita e ho visto Emanuele che era scortato da quattro persone. Aveva la maglietta strappata, il sangue vicino la bocca e lui agitato che diceva: ‘Ma non sono io ad aver dato fastidio. Non sono io. Perché mi cacciate? Non è giusto. Gli hanno dato un altro schiaffo».

E ancora:

«Prima di sparire tra la folla è riuscito a prendermi le guance e a darmi un bacio dicendomi che era meglio andare via. È l’ultima volta che mi ha parlato».

La scintilla sarebbe cominciata al bancone:

«Tutto ha avuto inizio mentre stavamo vicino al bancone del bar mentre eravamo in attesa delle nostre ordinazioni. Accanto a me, ad Emanuele, a Marco e Riccardo, nostri amici, c’era un giovane visibilmente ubriaco che discuteva con la barista. Poi ha iniziato a colpire Emanuele a colpi di spalla. Il mio fidanzato ha sopportato per un poco ma poi ha reagito e gli ha detto di smetterla. Questo per tutta risposta gli ha lanciato sulla testa un portatovaglioli. In un istante è scoppiato il putiferio. Non dovevano fare questo. Dovevano tutelarlo e non ucciderlo».

(Foto Facebook di Emanuele Morganti)