Alatri, è morto il ragazzo massacrato dopo aver difeso la fidanzata

27/03/2017 di Redazione

Dopo 36 ore di agonia ieri è all’ospedale Umberto I di Roma è morto un ragazzo di 20 anni che ad Alatri, in provincia di Frosinone, era stato massacrato a calci, pugni e sprangate dopo aver difeso la sua fidanzata. Emanuele Morganti, studente di Tecchiena, è rimasto vittima del violento pestaggio nella notte tra venerdì e sabato. La rissa si è verificata in un locale dopo un apprezzamento di troppo alla sua ragazza. Il giovane è stato accerchiato, poi preso a calci e pugni, e infine, quando ormai non era più capaci di reagire, colpito alla testa con un paletto di ferro fino a sfondargli il cranio.

 

LEGGI ANCHE > Cadavere Rimini, il mistero della donna trovata in un trolley nel porto della città

LEGGI ANCHE > «Chi sa parli». Su facebook si scende in campo per l’omicidio di Emanuele Morganti

RAGAZZO MASSACRATO AD ALATRI, INDAGINI CONCENTRATE SU 9 PERSONE

Come riportano Clemente Pistilli e Flaminia Savelli su Repubblica i carabinieri hanno stretto il cerchio intorno agli aggressori. Le indagini si sarebbero concentrate su 9 persone tra avventori del locale e buttafuori. In particolare su tre buttafuori albanesi e uno di Ceccano e 5 giovani del posto:

Il ventenne, venerdì sera, si era recato insieme alla fidanzata e ad alcuni amici presso il circolo “Miro Music Club” di piazza Regina Margherita, nel centro storico di Alatri, per ascoltare musica. Attorno alle due di sabato, in base agli accertamenti sinora svolti, il litigio con un coetaneo albanese, dopo un apprezzamento di quest’ultimo alla fidanzata. A quel punto sono intervenuti i buttafuori, cinque di nazionalità albanese e uno di Ceccano, altro centro in provincia di Frosinone. Sia lo studente che lo straniero, come Emanuele nel locale insieme a un gruppo composto tanto da ragazzi del posto che da connazionali stabilitisi in Ciociaria, sarebbero stati portati via di peso e messi alla porta. Fuori dal circolo, il dramma. Degenerato il litigio tra gruppi contrapposti, per un totale di circa 25 persone, il ventenne è stato massacrato di botte e, sembra con un paletto dissuasore di sosta, colpito alla testa. Decine i testimoni, che verranno poi ascoltati dai carabinieri senza però indicare chi avesse sferrato quei colpi.

Emanuele Morganti era stato trasferito in ospedale con fratture multiple al cranio e alla zona verticale. Il pestaggio del ragazzo sarebbe stato ripreso anche da una telecamera di sorveglianza.

(Foto Facebook)

Share this article