Il comune di Merano condannato per aver rifiutato di offrire un pasto vegano all’asilo

23/03/2017 di Redazione

Pasto vegano non può essere rifiutato senza motivazioni. Con questa motivazione il Tar di Bolzano ha condannato il comune di Merano, per essersi rifiutato di preparare un piatto vegano a un bambino che frequentava l’asilo. I genitori, che l’avevano educato alla dieta vegana sin dalla prima infanzia, avevano richiesto con i documenti dell’iscrizione la preparazione di piatti che fossero cucinati senza carne, pesce, e i derivati animali. L’ultima richiesta era stata aggiunta alla dieta speciale senza carne e pesce offerta dall’asilo, ovvero quella semplicemente vegetariana, dalla madre  con una nota di un pediatra che chiedeva di escludere dai piatti preparati al bambino anche uova, latte e altre derivati animali. La richiesta era motivata alla luce degli effetti non favorevoli che sarebbero stati causati al piccolo ingerendo alimenti a cui non era abituato. Il comune di Merano però si era rifiutato di preparare piatti vegani per il piccolo, visto che simili pasti non erano programmati,  e l’asilo già offriva pietanze vegeteriane. La madre del bambino ha presentato ricorso al Tar di Bolzano, e il collegio presieduto da Terenzio Del Gaudio  le ha dato ragione. Il tribunale amministrativo  ha stabilito la carenza di motivazione da parte del comune di Merano, osservando come le disposizioni ministeriali prevedano che “vanno assicurate anche adeguate sostituzioni di alimenti correlate a ragioni etico-religiose o culturali”.

Foto copertina: El Universal via ZUMA Wire

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