L’interrogatorio di Raffaele Marra in carcere

09/03/2017 di Redazione

Raffaele Marra ha negato ogni accusa di corruzione con il costruttore Sergio Scarpellini, spiegando come è nata la sua collaborazione con Virginia Raggi nell’interrogatorio di garanzia a cui è stato sottoposto dopo il suo arresto del dicembre scorso. In vista del processo con rito abbreviato che inizierà il 25 maggio sono state depositati i verbali dell’interrogatorio di garanzia svolto il 20 dicembre, in cui Raffale Marra ha rimarcato come

Io non sono una persona corrotta, sono una persona perbene. Nella mia vita forse 10 volte mi sono incontrato con Scarpellini.

Nell’interrogatorio di garanzia Raffaele Marra ricostruisce il suo rapporto con Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle. Il dirigente del Comune spiega come al momento della sua nomina si trovasse in aspettativa per svolgere un dottorato di ricerca, e come non fosse intenzionato a rientrare in Comune per evitare polemiche che già aveva vissuto all’epoca dell’amministrazione Alemanno e Marino. Marra rimarca di esser stato pregato da Virginia Raggi di accettare l’incarico, anche se non ha gradito il ruolo di vice capo di gabinetto, e ha chiesto più volte di andarsene.

Il sindaco Raggi mi chiese: mi puoi aiutare a far ripartire la macchina organizzativa? Io sono entrato nell’amministrazione sollecitato, pregato, supplicato di rientrare dall’aspettativa perchè di questo si è trattato. Io non volevo rientrare e potete sentire il sindaco e vicesindaco se è vero quello che sto dicendo. Ci sono decine di messaggi tra me e il sindaco in cui piùvolte manifesto la volontà di andare via sin dai primissimi giorni dal conferimento dell’incarico di Vice capo di gabinetto. Il mio ruolo al comune sarebbe dovuto essere tutt’altro. La proiezione non era fare il vicecapo di gabinetto vicario ma fare il direttore generale del Comune che e’ ben altra cosa

Nell’interrogatorio di garanzia Raffaele Marra ha definito inesistenti i suoi rapporti col Movimento 5 Stelle. Il dirigente comunale spiega come sia stato Salvatore Romeo a fargli conoscere gli esponenti del M5S. Marra ha conosciuto Romeo al Comune, in quanto il funzionario comunale lavorava presso il dipartimento Partecipazione di cui era dirigente. Marra ha poi evidenziato di non voler esser scarcerato, perché convinto di riuscire a dimostrare la sua innocenza.
Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

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