I No di Matteo Renzi al Governo Gentiloni su Iva e cuneo fiscale

09/03/2017 di Redazione

Matteo Renzi è il candidato favorito per la vittoria al congresso del Partito Democratico. La maggior parte dei parlamentari e dei ministri del Governo Gentiloni ha dichiarato il suo appoggio all’ex presidente del Consiglio in vista delle primarie del 30 aprile, e le sue dichiarazioni scettiche sulle prossime misure dell’esecutivo potrebbero suscitare più di un problema a Palazzo Chigi e al ministero dell’Economia. Nell’intervista a Porta a Porta Renzi si è infatti dichiarato contrario a inasprimenti della pressione fiscale, così come a una riduzione del cuneo fiscale – la somma di contributi e tasse sul reddito di imprese e lavoratori che grava su ogni singolo dipendente delle aziende – finanziato con un aumento dell’Iva. Una bocciatura implicita della strategia economica delineata in queste settimane dal Governo Gentiloni. Una divisione tra Renzi e il ministero del Tesoro, il più sensibile a un eventuale nuovo scontro con l’Unione europea, che ripropone le tensioni già osservate sulla mozione dei parlamentari vicina all’ex presidente del Consiglio che esprimeva contrarietà alla correzione di bilancio richiesta dalla Commissione. Il Governo guidato da Paolo Gentiloni ha già confermato all’UE l’impegno a ridurre il disavanzo pubblico del 2016 per un paio di miliardi, e sta trattando per un manovra di bilancio che sappia stimolare l’economia così come rispettare i vincoli finanziari europei. Un equilibrio particolarmente difficile, che potrebbe essere trovato in caso di sostanziale modifica del bonus 80 euro. Matteo Renzi ha però difeso in maniera netta la misura economica che ha maggiormente caratterizzato la sua esperienza al Governo, respingendo le critiche al bonus nella sua intervista a Porta a Porta. Nel colloquio con Bruno Vespa Renzi ha ribadito i concetti già espressi sull’inchiesta Consip: massima fiducia a Luca Lotti, sottolineatura dell’onestà di suo padre Tiziano ma nessun ostacolo a un chiarimento giudiziario su di lui, e dubbi espressi nei confronti di quest’indagine.

Foto copertina: ANSA/ANGELO CARCONI

Share this article