Stadio Roma, l’escamotage di M5S e Raggi per evitare contenziosi con la società di Pallotta

24/02/2017 di Redazione

La As Roma ha minacciato una causa milionaria al Comune nel caso venisse bocciato il progetto del nuovo stadio della società giallorossa, da realizzare a Tor di Valle e sul quale ha già espresso parere favorevole la vecchia amministrazione capitolina guidata da Ignazio Marino. Ma la giunta M5S e la sindaca Virginia Raggi pensano ad un escamotage per annullare la delibera del 2014 senza il rischio di rivalsa della società di James Pallotta.

 

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STADIO ROMA, ESCAMOTAGE PER EVITARE RIVALSA DELLA SOCIETÀ

L’idea al vaglio della prima cittadina e dei vertici romani del Movimento 5 Stelle è quella di sfruttare il parere sul nuovo stadio della Roma espresso dall’avvocatura del Campidoglio, che ricalca quello del presidente onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato. Secondo questo parere, il Comune dovrebbe rimodulare o annullare la delibera dell’amministrazione Marino che ha dichiarato l’opera di interesse pubblico con l’ok del consiglio comunale. A quel punto la trattativa tra sindaca, assessori e As Roma ripartirebbe dall’inizio. Spiega Lorenzo D’Albergo su Repubblica:

Da ieri Virginia Raggi ha un’arma in più: il parere sul nuovo stadio della Roma firmato dai legali del Campidoglio ora rappresenta il proverbiale asso nella manica per l’inquilina di Palazzo Senatorio e tranquillizza la sua maggioranza. Perché il documento in mano alla prima cittadina ricalca in larga parte quello già firmato dal presidente onorario della Corte di Cassazione Ferdinando Imposimato: senza correre alcun rischio, senza esporsi a pericolosi (e costosi) contenziosi con l’As Roma e il costruttore Luca Parnasi, il Comune può ancora rimodulare o annullare la delibera con cui l’amministrazione Marino nel 2014 ha dichiarato di interesse pubblico il progetto di Tor di Valle passando per il consiglio comunale. Vietata, invece, la revoca con un atto di giunta.

Ma Virginia Raggi, la sua giunta e i consiglieri M5S sfrutteranno quell’arma per evitare penali che la As Roma cercherà di far pagare al Comune in caso di sostanziale bocciatura della delibera del 2014? O accetteranno solo modifiche al progetto stadio senza un cambio dell’area su cui realizzarlo? Le risposte arriveranno a partire da questo pomeriggio, dopo il tavolo in Campidoglio. Se la trattativa dovesse saltare potrebbe partire un nuovo confronto per una location alternativa a Tor di Valle.

(Foto: ANSA / ANGELO CARCONI)

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