La Cei contro il San Camillo perché salva la legge sull’aborto

22/02/2017 di Redazione

Il San Camillo ha assunto medici dedicati all’interruzione di gravidanza. Assunti appunto perché non obiettori. Una decisione presa per rendere più accessibile il diritto all’aborto.

Nelle prossime settimane – spiega oggi Repubblica – due dirigenti-medici entreranno nell’équipe di interruzione volontaria di gravidanza in una delle strutture ospedaliere più grandi della Capitale. C’è chi però non ha ben digerito questa decisione: la Cei.

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CEI CONTRO SAN  CAMILLO: LA 194 NON HA OBIETTIVO DI INDURRE ALL’ABORTO MA PREVENIRLO

«Snatura l’impianto della legge 194 che non aveva l’obiettivo di indurre all’aborto ma prevenirlo. Predisporre medici appositamente a questo ruolo è una indicazione chiara», ha dichiarato all’ANSA Don Carmine Arice, direttore dell’Ufficio nazionale per la pastorale della salute della Cei. «Non si rispetta un diritto di natura costituzionale quale è l’obiezione di coscienza», ha sottolineato.

(foto copertina Elio e le Storie Tese – (Gomito a Gomito con l’) Aborto)

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