L’appello di Romano Prodi contro il suicidio del Partito Democratico

21/02/2017 di Redazione

ll Partito Democratico si avvia verso la scissione. L’assemblea nazionale è stata sostanzialmente sciolta dopo la convocazione del nuovo congresso, innescato dalle dimissioni di Matteo Renzi dalla segreteria. Si moltiplicano in queste ore però appelli delle figure più importanti del centrosinistra per evitare quello che il fondatore dell’Ulivo, Romano Podi, definisce il suicidio del PD. L’ex presidente del Consiglio spiega in un colloquio con La Repubblica di esser molto attivo in questi giorni, con ripetute chiamate ai principali protagonisti dello scontro interno a quello che era il suo partito. Prodi non si è più iscritto al PD dopo esser stato silurato dai 101 nel segreto dell’urna alle elezioni per il presidente della Repubblica dell’aprile 2013. Il destino del Partito Democratico gli sta però particolarmente a cuore, visto che la scissione faciliterà la vittoria del M5S e del centrodestra. Secondo Prodi nella crisi del PD contano sia la fine del maggioritario, che le difficoltà del progetto europeo, a cui si erano raccolte forze provenienti da culture molto diverse tra di loro come gli ex Dc e gli ex Pci.

Io non mi rassegno alla crisi del PD. Non esiste. Se mai mi intristico.E se è vera la crisi di sistema che abbiamo descritto, va affrontata, combattuta, sconfitta. Io non mi rassegno affatto. La soluzione, per poi rimettersi assieme, non può essere la frammentazione.

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Prodi ha parlato con Bersani, Renzi così come Gentiloni, probabilmente anche con D’Alema e altri protagonisti del centrosinistra degli ultimi 20 anni.  Il contenuto di queste conversazioni rimne però privato, anche se appare chiaro che l’ex presidente del Consiglio abbia chiesto di trovare una mediazione che evita la scissione. Ripetuti colloqui sono stati effettuati anche con Enrico Letta, anch’egli sconcertato per quanto avviene al PD. L’ex presidente del Consiglio, che non ha più rinnovato la tessera dopo il suo addio al Parlamento, ha svolto un colloquio con il Corriere della Sera dopo aver pubblicato un post molto apprezzato su Facebook. A differenza di Prodi, Letta però dà le responsabilità maggiori di questa crisi a Matteo Renzi.

Foto copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI

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