Il caso della terapia omeopatica di Ovaria che «guarisce» dall’omosessualità

16/02/2017 di Redazione

“Si può guarire dall’omosessualità?” “Non voglio essere lesbica” “Sono lesbica e voglio farmi curare”. Sono queste alcune delle domande che circolano sul web, a cui la terapia omeopatica di Ovaria vuole dare una risposta concreta.

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L’omosessualità è una malattia?

Partiamo dall’assodato che l’omosessualità non è una malattia, e come tale non esiste cura ormonale o terapia di conversione che possa dare dei risultati. Non esistono quindi sintomi di lesbismo o di omosessualità in generale, perché non esiste alcuna malattia. Eppure Dr. Reckeweg R20, il farmaco omeopatico venduto sul sito di una parafarmacia romagnola che contiene il cosiddetto principio “Ovaria”, esiste davvero. E ha anche l’autorizzazione del Ministero della Salute ad essere venduto online.

Ovaria, il farmaco omeopatico che cura le lesbiche

Sul sito della farmacia il prodotto è venduto a un costo di circa 14 euro “per dare sostegno, stimolo e regolazione alle funzioni endocrine femminili”. Tra i disturbi che questo miracoloso farmaco dovrebbe curare ci sono: “irregolarità mestruali, disturbi del climaterio, deficit di memoria, depressione, disturbi funzionali delle ghiandole, complesso di inferiorità, criptorchidismo, enuresi notturna, impotenza, frigidità femminile, tendenze lesbiche, oligo e azzoospermia, congestioni”. 

Tralasciando l’efficacia delle terapie omeopatiche in generale, non si può curare una non-malattia, e non si può dare l’autorizzazione al commercio online di farmaci del genere. Cosa ne pensa a riguardo il ministro della salute Beatrice Lorenzin? Ricordiamoci che la Lorenzin è la stessa che ha scritto la prefazione del libro “Elogio dell’omeopatia”, uno scandalo probabilmente sottovalutato in Italia, esattamente come questo di Ovaria.

(foto Pixabay)

 

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