Camorra, colpo ai Casalesi: 31 arresti. In manette figlie e nuora del boss Bidognetti

02/02/2017 di Redazione

Operazione contro la camorra in Campania e in Lazio. Duplice blitz delle forze dell’ordine tra Casertano e basso Lazio: la Dia di Napoli ha arrestato 5 persone tra cui due figlie e la nuora di Francesco Bidognetti, capo storico e fondatore del clan dei Casalesi con Francesco Schiavone. Intanto Polizia, Guardia di Finanza e Carabinieri hanno arrestato altre 26 persone ritenute affiliate alla stessa fazione del clan camorristico.

Il duplice blitz ha interessato i comuni di Castel Volturno (in provincia di Caserta), Casal di Principe (Caserta), Santa Maria Capua Vetere (Caserta), Parete (Caserta), Napoli, Salerno, Frosinone, Formia (Latina), L’Aquila e Lanciano (Chieti). Nel dettaglio è stato impegnato personale del Centro Operativo della Dia (Direzione Investigativa Antimafia) di Napoli, della Squadra Mobile della Questura di Caserta, del Gruppo della Guardia di Finanza di Formia e della Compagnia Carabinieri di Casal di Principe. L’operazione anticamorra si è svolta anche con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine Campania della Polizia di Stato e di un elicottero del Reparto Volo di Napoli

Complessivamente sono state notificate 31 ordinanze di custodia cautelare (29 in carcere, 2 agli arresti domiciliari), emesse dall’Ufficio Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Napoli (procuratore aggiunto giuseppe Borrelli e sostituto Alessandro D’Alessio).

 

LEGGI ANCHE > Calabria, le mani della ‘Ndrangheta sui fondi europei per le famiglie povere: arresti anche in Regione

 

CAMORRA, ARRESTATE DUE FIGLIE E NUORA DEL BOSS DEI CASALESI BIDOGNETTI

L’operazione ha riguardato, da una parte, alcune vicende delittuose riguardanti le attività illecite poste in essere dagli appartenenti alla famiglia Bidognetti, dall’altra alcune vicende estorsive commesse da affiliati militari del clan, operanti sul territorio. Gli arrestati sono stati ritenuti, a vario titolo, responsabili dei reati di associazione per delinquere di tipo mafioso, ricettazione ed estorsione, delitti, questi ultimi, aggravati ex art. 7 L. 203/91 (l’aver commesso tali reati per favorire il clan dei Casalesi e/o per essersi avvalsi dei metodi mafiosi).

In carcere è finita Katia Bidognetti, 35 anni; arresti domiciliari invece per la sorella, Teresa, di 27 anni, perché in stato di gravidanza. Arresto in carcere anche per Orietta Verso, 43 anni, nuora del capoclan, moglie di Raffaele Bidognetti, secondogenito del boss. Una misura cautelare è stata notificata nel carcere di L’Aquila anche al capoclan Francesco Bidognetti. In cella è finito poi Vincenzo Bidognetti, 32 anni, non imparentato con il boss, l’unico autorizzato ad avere rapporti con le donne del clan e ‘trait d’union’ con gli affiliati al gruppo criminale campano.

Tra le 31 persone arrestate, infine, anche Gaetano Cerci, l’imprenditore dei rifiuti condannato per il traffico di sostanze tossiche dal Nord Italia e importante colletto bianco dei Casalesi con accertati legami con la P2 di Licio Gelli, e l’ex marito di Katia Bidognetti, Giovanni Lubello, già coinvolto in precedenti indagini antimafia.

«Complimenti a sinergia tribunali e forze di polizia», ha detto il sottosegretario alla Difesa Gioacchino Alfano, dopo aver appreso della brillante operazione contro la camorra. Alfano ha parlato di un sistema vincente che coinvolge diversi apparati statali che, in silenzio, combattono la criminalità.

(Foto da Pixabay.com)

Share this article
TAGS