Beppe Grillo furioso contro Virginia Raggi: «Non ti difendo più, mi hai mentito»

26/01/2017 di Redazione

EDIT: Beppe Grillo ha smentito totalmente la ricostruzione della telefonata tra lui e Virginia Raggi effettuata dal Corriere della Sera, annunciando di valutare una querela contro il quotidiano.

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Beppe Grillo contro Virginia Raggi. L’ira del leader M5S nei confronti del sindaco di Roma è esplosa ieri in un colloquio telefonico raccontato da diversi quotidiani. Grillo è furibondo con Raggi per l’accusa di falso, che né lui né Davide Casaleggio si aspettavano dopo che il sindaco li aveva informati. Il timore è che la versione della nomina del fratello di Marra fornita all’Anticorruzione sia una bugia.

LA FURIA DI BEPPE GRILLO CONTRO VIRGINIA RAGGI

Giornata di grande tensione ieri per Virginia Raggi, dopo aver ricevuto un avviso di garanzia per abuso d’ufficio e falso. Il sindaco di Roma è stata chiamata da Beppe Grillo, e come racconta il Corriere della Sera, il colloquio via telefono è stata contraddistinto dall’ira proveniente da Genova. Come racconta il Corriere della Sera

Però pochissimi (Luigi Di Maio è uno dei fortunati) sanno come e cosa può urlare Grillo quando è furibondo — persino la voce gli diventa più sottile, tipo lama, e l’inflessione genovese s’accentua. La Raggi riesce a dire solo: «Ciao…». Poi attacca lui. Carico a pallettoni. Stravolto — racconta la fonte — perché del gran pasticcio si è reso bene conto solo dopo aver letto i giornali. La telefonata di Grillo si chiude con un urlaccio gotico: «Mi hai ingannatooooo!». La Raggi resta con il cellulare premuto sull’orecchio, gli occhi lucidi, l’altra mano tra i capelli.

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LA PAURA DI BEPPE GRILLO E LA SPERANZA DI VIRGINIA RAGGI

La telefonata furibonda di Beppe Grillo a Virginia Raggi è confermata anche da altri giornali, ed evidenzia quanto siano profondi i timori del leader M5S. Il regolamento per le sospensioni e le espulsioni è stato cambiato dal M5S anche in attesa dell’avviso di garanzia a Virginia Raggi, che era atteso, ma non in questo modo. Grillo e Casaleggio hanno paura che dalle chat emergano particolari ancora più imbarazzanti, che renderebbero più difficile per il Movimento 5 Stelle impugnare la bandiera dell’onestà in una campagna elettorale nazionale. Le ricadute negative di un eventuale ritiro del simbolo, e conseguente espulsione di Virginia Raggi dal M5S, sono però al momento giudicate un’alternativa peggiore all’attesa dell’esito giudiziario. Foto copertina: profilo Facebook di Virginia Raggi

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