Il Governo Gentiloni tratta con l’UE per evitare una procedura di infrazione per deficit eccessivo

16/01/2017 di Redazione

Il Governo Gentiloni ha confermato che sta trattando con la Commissione europea per evitare una procedura di infrazione per disavanzo eccessivo. L’esecutivo auspica di non dover adottare una manovra di correzione di bilancio, che potrebbe indebolire una ripresa già fragile.

ITALIA A RISCHIO DI PROCEDURA DI INFRAZIONE

L’Italia potrebbe esser sottoposta a un procedimento per non aver rispettato la normativa comunitaria in materia di riduzione del deficit. La notizia, anticipata da La Repubblica di oggi, verte sul disavanzo previsto dal Governo per il 2016: l’esecutivo stima un deficit in rapporto al Pil pari al 2,4%, mentre per la Commissione l’Italia deve scendere al 2,2% per rispettare le normative europee. Secondo quanto riferito dal Mef la lettera di richiamo formale non è stata ancora inviata all’Italia, però il ministero guidato da Pier Carlo Padoan ha confermato agli organi di stampa di aver avviato un dialogo con Bruxelles. I contatti mirano a convincere la Commissione a rinunciare all’avvio di una procedura di infrazione. Un simile procedimento dovrebbe però esser confermato dall’Ecofin, l’organismo che riunisce i ministri dei Paesi UE, e da quando esiste il Patto di stabilità e crescita nessuna Nazione è mai stata sanzionata. L’Italia ha spiegato alla Commissione che la riduzione del disavanzo e del debito inferiore al previsto dipende dalla crescita negativa dei prezzi, e dalle condizioni inadeguate dei mercati per la cessione di asset statali.

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-Foto copertina: REUTERS/Alessandro Bianchi

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