Perché hanno sparato a Napoli ferendo una bimba di 10 anni e tre ambulanti

Oggi nel quartiere di Forcella, a Napoli, in pieno giorno e tra la folla si è aperto il fuoco e sono stati feriti tre ambulanti extracomunitari e una bambina di dieci anni che si trovava in compagnia dei suoi genitori. Fortunatamente le ferite causate dai proiettili non sembrano gravi. Il fatto è accaduto poco prima delle 13 in via dell’Annunziata. La bambina, raggiunta al piede da un colpo di arma da fuoco, è stata prima portata al vicinissimo ospedale Loreto Mare poi trasferita al pediatrico Santobono. Qui i sanitari hanno estratto un proiettile. Da quanto è dato sapere la bimba sta bene e potrebbe essere dimessa presto. Dei tre extracomunitari – sono tutti al Loreto Mare, il nosocomio su via Marina – due sono feriti in modo non preoccupante, un terzo ha subito ferite più gravi.

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Ed è sulla dinamica che stanno cercando di fare luce gli inquirenti. Perché il raid è scattato in via Annunziata, a due passi dalla stazione centrale. In base alle testimonianze raccolte l’obiettivo del raid sarebbe stato un commerciante di colore che ha la bancarella di borse e pellami. Prima della sparatoria – riporta Repubblica Napoli – ci sarebbe stato un litigio tra lui e un giovane, forse esponente di qualche clan locale. Il ragazzo, una volta allontanatosi, si sarebbe di nuovo riavvicinato al punto, armato di bastoni. Da lì nel giro di pochi minuti altri ambulanti si sono avvicinati nella zona, in difesa del collega. Ed è proprio in quel momento che è comparsa la pistola di piccolo calibro con i proiettili che hanno colpito tre ambulanti senegalesi e la piccola che passava lì per caso, accompagnata dal papà commerciante. La pista più accreditata è quella dell’estorsione andata male. Un racket che impera da anni nei quartieri e che permea tutte le attività: perfino le borsette vendute su una bancarella improvvisata, perfino tra le prostitute, costrette a pagare 25 euro, come “sovrattassa”.

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