«Ho denunciato e consegnato Giulio Regeni al ministero degli Interni egiziano»

29/12/2016 di Redazione

Giulio Regeni è stato denunciato e consegnato alle autorità egiziane dal capo del sindacato autonomo degli ambulanti. Lo ha confermato lo stesso Mohamed Abdallah in un’intervista alla versione araba dell’Huffington Post, ripresa in Italia dall’Espresso in versione integrale. L’ammissione di Abdallah evidenzia ancora una volta il coinvolgimento delle autorità egiziane nel caso che riguarda l’omicidio del giovane ricercatore italiano.

GIULIO REGENI, LA CONFERMA DI MOHAMED ABDALLAH

Sì, l’ho denunciato e l’ho consegnato agli Interni e ogni buon egiziano, al mio posto, avrebbe fatto lo stesso. Io e Giulio ci siamo incontrati in tutto sei volte. È un ragazzo straniero che faceva domande strane e stava con gli ambulanti per le strade, interrogandoli su questioni che riguardano la sicurezza nazionale. L’ultima volta che l’ho sentito al telefono è stato il 22 gennaio, ho registrato la chiamata e l’ho spedita agli Interni

Mohamed Abdallah, un sindacalista che rappresenta i venditori ambulanti autonomi, ha dichiarato per la prima volta il suo pieno coinvolgimento nella denuncia delle attività di ricerca di Giulio Regeni. Abdallah ha così smentito le sue versioni precedenti, quando aveva negato di aver denunciato Regeni. Il sindacalista ha rimarcato come le domande fatte da Regeni non fossero normali, e come fosse doveroso denunciare le attività sospette alle autorità di sicurezza del suo Paese.

L’OMICIDIO DI GIULIO REGENI SECONDO MOHAMED ABDALLAH

Giulio Regeni, rimarca l’Espresso, aveva definito Mohamed Abdallah una miseria umana. I due si erano conosciuti per le attività di ricerca del giovane italiano, un impegno che ha portato Abdallah a denunciare Regeni e a segnalare alla polizia i suoi spostamenti. L’ammissione di questa denuncia è un tassello importante per la ricostruzione dell’omicidio di Giulio Regeni. Nell’intervista Abdallah fornisce la versione, già smentita, che il ricercatore italiano fosse una spia poi uccisa da chi l’aveva ingaggiato. Al momento l’Egitto aveva solo indicato i presunti responsabili della morte di Giulio Regeni, una banda di criminali in possesso dei documenti del ricercatore italiano, per poi smentire il loro coinvolgimento nel delitto. Solo a settembre, dopo la denuncia del Governo italiano sulle lacune dell’inchiesta dei magistrati locali, l’Egitto ha ammesso come Regeni sia stato sorvegliato dalle autorità di sicurezza. Foto copertina: Ansa/Facebook

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