Sulmona, l’ultimo abbraccio a Fabrizia Di Lorenzo

26/12/2016 di Redazione

C’erano anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il ministro dell’Interno Marco Minniti a Sulmona per i funerali di Fabrizia Di Lorenzo, la giovane italiana morta la scorsa settimana (19 dicembre) nell’attentato ai mercatini di Natale di Berlino. Ad attendere il capo dello Stato fuori del Duomo della città in provincia de L’Aquila il vescovo Angelo Spina. In chiesa è stato consentito l’ingresso solo ai parenti e gli amici più stretti della famiglia, mentre la folla è stata trattenuta al di là delle transenne. Oggi a Sulmona è lutto cittadino.

 

 

FUNERALI FABRIZIA DI LORENZO A SULMONA

Per i funerali di Fabrizia Di Lorenzo c’è stato un grande dispiegamento di forze dell’ordine in piazza Duomo. Sono state disposte transenne per contenere la folla, ed è stata effettuata una bonifica della chiesa, la cattedrale di san Panfilo. Ad officiare il rito funebre il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva Angelo Spina. Nella chiesa è stato vietato l’ingresso di telecamere e fotografi. Un’area dedicata per la stampa è stata invece allestita all’esterno del luogo di culto. La folla è rimasta in piazza, dove orazioni e letture che accompagnano il rito funebre vengono rimandate dagli altoparlanti.

La salma di Fabrizia Di Lorenzo era tornata in Italia sabato. Ad accogliere all’aeroporto militare di Ciampino il rientro della connazionale uccisa a Berlino, tra gli altri, anche il presidente Mattarella, il ministro della Difesa Roberta Pinotti e il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso.

FUNERALI FABRIZIA DI LORENZO, IL VESCOVO: «IL SUO SORRISO SEMPRE CON NOI»

«Fabrizia all’improvviso e in modo tragico ci ha lasciato, pronta come un angelo con le ali aperte a spiccare il volo verso la casa di Dio. Il suo sorriso rimarrà sempre con noi», ha detto durante l’omelia il vescovo di Sulmona Spina. E ancora: «Dal cielo cara Fabrizia, con il tuo sorriso, la tua giovialità, la tua leggerezza e le tue preghiere dona e conforto ai tuoi cari. Da lassù guarda ai giovani della nostra terra e del mondo intero, prega perché i giovani capiscano quanto è prezioso il dono della vita che va difeso e custodito e perché ognuno di noi sia ambasciatore e costruttore di un mondo di pace». Non è mancato un riferimento diretto all’attentato. Il vescovo Spina ha parlato di «folle gesto». «La nostra ragione si ferma, resta smarrita di fronte al mistero della morte. Anche noi oggi siamo qui a piangere la nostra sorella e amica Fabrizia, nel dolore il pianto ci ricorda che siamo figli adottivi di Dio e fratelli di Gesù».

A concludere la cerimonia è stato un forte applauso della folla si è levato quando il carro funebre si è mosso per l’ultimo viaggio di Fabrizia. Un saluto la folla l’ha tributato anche ai genitori e al fratello di Fabrizia, e quindi al presidente Mattarella quando ha lasciato la piazza.

(Foto di copertina da archivio Ansa)

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