La strategia di Renzi se vince il No: nuovo Italicum, apertura a sinistra, e possibile governo Boldrini

23/11/2016 di Redazione

Il referendum si svolgerà tra dieci giorni ma Matteo Renzi sta già pensando a quale sarà la strategia seguire in caso di vittoria o sconfitta. Pare certo che l’Italicum cambierà, e di conseguenza il leader PD sta lavorano per la costituzione di un nuovo soggetto di sinistra, che potrebbe essere guidato da Laura Boldrini. La presidente della Camera è uno dei possibili nomi per guidare il nuovo Governo in caso di caduta di Renzi.

MATTEO RENZI E IL DOPO REFERENDUM

Maria Teresa Meli sul Corriere e Federico Geremicca sulla Stampa ipotizzano quali siano le prossime mosse di Matteo Renzi in caso di sconfitta al referendum costituzionale. Meli, retroscenista particolarmente vicina al presidente del Consiglio, rimarca l’ottimismo del leader PD, che confida di poter svolgere un ruolo centrale nei futuri assetti di potere anche in caso di sconfitta di misura. L’ipotesi più probabile per l’entourage renziano è un nuovo Governo, anche guidato dallo stesso presidente del Consiglio, che cambi la legge elettorale e porti rapidamente l’Italia a nuove elezioni.

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IL NUOVO ITALICUM E L’APERTURA DI RENZI ALLA SINISTRA

Lorenzo Guerini, il vice di Renzi nel PD, ha precisato ieri una dichiarazione rilasciata a Bloomberg, in cui ipotizzava elezioni politiche anticipate tra aprile e giugno 2017, rimarcando come la decisione di scogliere il Parlamento spetti al capo dello Stato. Se il No dovesse vincere, l’Italicum sarebbe cambiato. Tornerebbero i collegi, e probabilmente un premio alla coalizione, se i seggi non fossero assegnati con un maggioritario. Il PD di Renzi, scrive Geremicca sulla Stampa, stringerebbe un’alleanza con una nuova formazione di sinistra, guidata da Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e Giuliano Pisapia, ex primo cittadino di Milano. Il capoluogo lombardo, in cui Beppe Sala ha vinto grazie ad un’apertura al centro e alla sinistra del PD, sarebbe il modello preferito da Renzi.

MATTEO RENZI E LAURA BOLDRINI

Renzi vorrebbe coinvolgere Laura Boldrini in questo progetto. Il presidente della Camera è al momento senza un partito di riferimento, e darebbe forza al nuovo soggetto di sinistra con una autorevole presenza femminile. Laura Boldrini sarebbe anche il nome preferito di Renzi per un nuovo governo istituzionale che porti rapidamente a nuove elezioni. Il presidente della Camera è un nome più gradito rispetto a Pietro Grasso al PD renziano, anche se non è detto che l’attuale maggioranza regga compatta a una sconfitta referendaria.

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