Animali notturni: l’amore non muore, ma fa male – Recensione

ANIMALI NOTTURNI –

Sette anni dopo il successo di A Single Man, Tom Ford, lo stilista e imprenditore bello, gay, trasgressivo, impegnato e anche padre, torna al cinema con il suo secondo film da regista. Animali Notturni è tratto dal romanzo di Austin Wright Tony e Susan (edito in Italia da Adelphi) e può contare su un cast veramente eccezionale, composto da Amy Adams (The Fighter, American Hustle), Jake Gyllenhall (Southpaw, Nightcrawler), Michael Shannon (Elvis e Nixon), Aaron Taylor-Johnson (Godzilla), Isla Fisher (Now You See Me) e Arnie Hammer (Mine). Presentato in concorso all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, arriva in sala oggi, 17 novembre, distribuito da Universal Pictures Italia.

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ANIMALI NOTTURNI TRAMA –

Susan è una gallerista d’arte di grande successo, sposata con Walker, uomo d’affari sin troppo impegnato, e con una figlia già al college. Un giorno riceve dal suo ex marito, Edward, il manoscritto del suo primo romanzo, prossimo alla pubblicazione, a lei dedicato. Edward e Susan si erano lasciati diciannove anni prima, perché lei non considerava l’uomo sufficientemente pratico e soprattutto non credeva nel suo talento. Susan inizia la lettura, che racconta la storia di una famiglia che viene aggredita in autostrada nel cuore della notte da una banda di balordi. Molte delle caratteristiche della coppia del romanzo sono chiaramente ispirate a lei ed Edward. E il romanzo, dal titolo Animali Notturni, diventa ben più di una semplice lettura, ma un’analisi della vita di Susan, delle sue scelte e di ciò che si è lasciata alle spalle, forse sbagliando.

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ANIMALI NOTTURNI CAST –

Una delle grandi capacità del Tom Ford regista è proprio quella di saper lavorare con gli attori. Lo aveva già dimostrato con A Single Man, che aveva fruttato la Coppa Volpi per il migliore attore a Venezia nel 2009 a Colin Firth, e lo ha confermato qui, tirando fuori da ognuno dei protagonisti delle interpretazioni di altissimo livello. Amy Adams tratteggia una Susan sfaccettata, complessa, fragile e algida, in continuo conflitto con il passato e ciò che vorrebbe non essere, ma da cui purtroppo non può fuggire. Jake Gyllenhall si cimenta nel doppio ruolo di Edward e di Tony, il padre di famiglia del suo romanzo, fondendo in alcuni momenti i due personaggi tra realtà e finzione, passato e presente. Davvero notevole, a dimostrazione di una maturità raggiunta e compiuta. Ma forse la vera sorpresa del film, dato che Michael Shannon, qui nei panni dello sceriffo che aiuta Edward nel romanzo, è una certezza assoluta, è decisamente Aaron Taylor-Johnson, attore dal talento cristallino, scoperto con i due Kick Ass e poi in Godzilla e in Avengers: Age of Ultron nei panni di Quicksilver. Il suo Luciferino Ray Marcus è un personaggio che difficilmente si dimentica.

ANIMALI NOTTURNI RECENSIONE –

Tom Ford è un artista a tutto tondo, soprattutto è un uomo curioso che capisce a fondo la natura umana e I rapporti che la regolano. Non potrebbe essere altrimenti, d’altronde, è una qualità necessaria per chi, come lui, ha dettato mode e tendenze per un paio di decenni. Queste qualità adesso le sta mettendo a disposizione del cinema, unendovi il gusto estetico innato e la sua voglia di stupire e provocare, che non lo ha mai abbandonato. Basterebbero questi elementi per fare di Animali notturni un film da vedere, nonostante alcune ingenuità squisitamente cinematografiche che la giovane età cinematografica di Ford ancora non riesce a mascherare, come alcuni tagli di montaggio poco felici e la fotografia non sempre uniforme nello stesso arco narrativo. Ma sono imperfezioni dettate dal desiderio di fare vero cinema, classico, così come classico è il genere che predilige Tom Ford, il melò, quello che scava a fondo nell’animo dei personaggi e della società che li circonda. Edward e Susan sono vittime di uno status, entrambi, il primo scrittore maledetto a ogni costo, la seconda radical chic che vorrebbe non essere ricca, ma che non può affrancarsi da questa tragedia. Ford analizza la loro storia cercando di capire le mille sfaccettature di un oggetto impossibile, l’amore, estrapolando soprattutto le più dolorose, quelle che ti spingono a fare del male a l’oggetto della tua felicità, a umiliarlo, renderlo infelice, considerarlo non degno di te. Salvo poi pentirsi per tutta la vita. Ford riesce a spiegare tutto questo attraverso l’unica maniera possibile, una storia di ultraviolenza, vendetta e redenzione, perché di fatto vivere una storia d’amore vero questo è: sapere che si è destinati a un dolore insopportabile e di cui non vorresti fare a meno. Sebbene formalmente meno riuscito di A Single Man, Animali notturni è un passo avanti nel percorso cinematografico di Tom Ford, che ha ancora vasti margini di miglioramento sia tecnico che narrativo. Sul piano estetico e sulla scelta di temi e attori niente da eccepire, per questo speriamo che non aspetti altri sette anni per la sua opera terza.

ANIMALI NOTTURNI TRAILER –

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