Chi è Steve Bannon, l’ex Goldman Sachs stratega di Donald Trump

15/11/2016 di Andrea Mollica

Steve Bannon è la nomina più interessante fatta dal president-elect Donald Trump. Bannon è stato il responsabile della campagna elettorale che ha portato il candidato repubblicano alla Casa Bianca. In passato banchiere di Goldman Sachs, Bannon è noto da diversi anni per aver guidato il sito più popolare della destra nazionalista americana, Breitbart News, criticato in passato per ospitare commenti virulenti contro avversari di Trump nel Gop, con sottolineature razziste e antisemite già oggetto di polemiche.

LEGGI ANCHE L’insediamento di Donald Trump, il 45esimo presidente degli Stati Uniti

STEVE BANNON CON DONALD TRUMP ALLA CASA BIANCA

Donald Trump ha portato con se alla Casa Bianca Steve Bannon. Una nomina per certi versi scontata vista l’importanza dell’ex Ceo di Breitbart News nella campagna che ha portato The Donald alla Casa Bianca. Bannon è stato il direttore dell’organizzazione elettorale di Trump negli ultimi mesi della campagna, i decisivi per il successo finale, ed è stato uno dei responsabili della linea nazionalista e populista che ha fatto sfondare il candidato repubblicano tra i bianchi meno istruiti. Un successo già osservato alle primarie, e che rispecchia l’enorme seguito online di Breitbart News, sito fondato da un giornalista conservatore, Andrew Breitbart, scomparso quattro anni fa.

Il legame tra i successi di Breitbart News e la vittoria elettorale di Trump  sembrano ripetere storie già viste molti anni fa. La Republican Revolution del 1994, con il Gop per la prima volta in controllo del Congresso dal 1954, fu favorita  dal boom delle radio conservatrici. L’ ascesa e la grande popolarità iniziale di George W Bush sono state intrecciate con il boom di Fox News, la prima TV via cavo apertamente conservatrice.

LEGGI ANCHE

Il leader del Ku Klux Klan felice per la vittoria di Trump: «Una delle notti più belle della mia vita»

IL RUOLO DI STEVE BANNON E BREITBART NEWS

Steve Bannon è stato un banchiere di Goldman Saches a inizio della sua carriera, e dopo aver acquisito azioni in diverse imprese nel mondo della comunicazione ha cambiato professione, diventando un manager dell’editoria. Amico e collaboratore di Andrew Breitbart, Steve Bannon ha proseguito il consolidamento di Breitbart News come la voce conservatrice più seguita sul web, grazie a una linea sempre più populista e contrapposta all’establishment repubblicano. A ottobre il sito ha stabilito i suoi record, con quasi 40 milioni di visitatori mensili, ed è stato il quarto organo di informazione per condivisioni su Facebook, superando anche CNN e New York Times.

Un successo inestricabilmente legato a Donald Trump, che ha sostenuto in modo esplicito nella sua battaglia contro i vertici del Gop, in particolare contro lo Speaker della Camera dei Rappresentanti Paul Ryan, leader dell’anima liberista dei Repubblicani.

 

LE POLEMICHE CONTRO STEVE BANNON

Quale sarà il legame tra Steve Bannon, capo della strategia del presidente Donald Trump, e Breitbart News rimane un mistero. Il New York Times evidenzia come mai nella storia un presidente abbia avuto un legame così forte un organo di informazione così seguito, che potrebbe diventare una sorta di Pravda dell’amministrazione repubblicana. Al di là di quest’aspetto, diversi associazioni ebraiche come musulmane hanno criticato in modo esplicito la nomina di Steve Bannon. Breitbart News è un sito apertamente conservatore e nazionalista, con costante florilegio di commenti razzisti a corredo dei suoi articoli sul portale così come sulle pagine social. In diversi pezzi critici contro gli avversari di Trump ci sono state anche sottolineature dell’origine ebraica di alcuni giornalisti che hanno suscitato polemiche per il loro carattere antisemita.

 

Share this article