Terremoto, emergenza bambini

02/11/2016 di Redazione

Le persone più colpite dal terremoto sono i bambini. La Croce Rossa ha rimarcato come sia necessario un lavoro di sostegno psicologico per minimizzare il trauma creato dal sisma. I piccoli di Amatrice non vanno più all’asilo da ormai due mesi, e ora sarà necessario accompagnare anche i loro coetanei colpiti dal nuovo terremoto in Centro Italia. Si stima che siano circa 3 mila i bambini sfollati insieme alle loro famiglie.

TERREMOTO CENTRO ITALIA BAMBINI DA AIUTARE

Un articolo de La Stampa firmato da Paolo Festuccia racconta il profondo impatto che il terremoto ha avuto sulla vita dei bambini. I più piccoli sono anche i più deboli e le prime persone da soccorrere in caso di sisma. Oltre allo sconvolgimento delle loro vite normali, un simile trauma vissuto nell’infanzia può provocare danni psicologici molto difficili da assorbire. Per questo motivo la Croce Rossa rimarca all’Agi come sia fondamentale aiutarli in questa fase.

I bambini sono la vera emergenza, in quanto che hanno bisogno di un forte supporto psicologico, infatti stiamo attivando delle ludoteche nei vari paesi colpito dal sisma per distrarli dalla durezza del terremoto. E ieri, per la festa di Halloween, per trasmettere un senso di tranquilla normalità sono state realizzate iniziative ad hoc. I bimbi anche se nell’emergenza dimostrano molta forza successivamente vedono il terremoto come un mostro che arriva di notte. Da qui la necessità di dividere il reale dal surreale, altrimenti il macigno resta per tutta la vita nell’incoscio della persona

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TERREMOTO CENTRO ITALIA I RACCONTI DEI BAMBINI

Su La Stampa ci sono toccanti racconti di come i bambini abbiano percepito il terremoto. Storie che evidenziano come i piccoli stiano soffrendo per un cambiamento così profondo portato nella loro vita da un evento così traumatico come un sisma.

Anna di appena due anni e mezzo lo racconta così il terremoto, come fosse un gioco, «improvvisamente la casa ha fatto boooom…e siamo scappati di corsa…»Anna dal 24 agosto non va più nel suo asilo. Con la famiglia ha lasciato Amatrice. Ma molti altri bambini sono rimasti nel borgo e in tante frazioni ai piedi dei monti della Laga. Disegnano cuori, e soprattutto tanti, tantissimi arcobaleni.Cristian, nove anni, ha capito già tutto. Ha compreso danni e metabolizzato terrori. Poi ha preso carta e penna e ha cominciato a descrivere quella paure. Ora il terremoto lo racconta e lo esorcizza in tanti momenti delle giornata: disegna la casa, toglie, apre e chiude finestre e balconi.

TERREMOTO CENTRO ITALIA CENTOMILA ANIMALI A RISCHIO

I bambini, così come le decine di migliaia di sfollati, sono le priorità dei soccorsi. Il terremoto in Centro Italia ha però colpito nel profondo le società, con gravissimi danni all’economia locale che renderà difficile il ritorno a un’esistenza normale. Nella zona appenninica l’agricoltura è ancora un settore importante, e La Stampa racconta come siano 100 mila gli animali messi a rischio dal terremoto. Le 3 mila aziende agricole della zona hanno circa 100 mila capi di bestiame, tra mucche, pecore e maiali. In questo momento la possibilità di nutrire gli animali è gravemente compromessa, e di conseguenza servono diversi milioni di euro per ovviare questo problema. Allevamenti ittici di trote sono invece stati distrutti dal terremoto.

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