Morta dopo l’aborto. Gli ispettori del ministro: «Obiettori non c’entrano»

24/10/2016 di Redazione

Dietro la morte di Valentina Milluzzo, la 32enne morta all’ospedale Cannizzaro di Catania il 16 ottobre scorso dopo l’aborto di due gemelli, non ci sarebbe l’obiezione di coscienza. «Non si evidenziano elementi correlabili», spiegano gli ispettori del ministero della Sanità nella loro relazione al ministro Lorenzin. «Si è trattato di un aborto iniziato spontaneamente, inarrestabile, trattato in emergenza… in trattamento adeguato per le condizioni di rischio dal momento del ricovero». Gli ispettori spiegano come non ci sia «alcun dato anomalo».

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MORTA DOPO ABORTO:ISPETTORI CON IL PERSONALE MEDICO

Gli ispettori del ministero della Salute sostengono quindi in pieno la tesi dei vertici dell’ospedale e dei medici – indagati in 12 – del reparto di Ostetricia e Ginecologia, andando contro al parere dei familiari che hanno presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Catania. Secondo il ministero non ci sarebbe stata negligenza nella relazione firmata dal coordinatore Francesco Enrichens, consegnata questo pomeriggio al ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
«La paziente era in trattamento adeguato per le condizioni di rischio dal momento del ricovero; in data 15 ottobre, alle ore 12 circa, presenta picco febbrile a 39°C con somministrazione di antipiretici e ripresa immediata di terapia con antibiotici». Nel documento gli ispettori raccomandano comunque ulteriori approfondimenti. «Necessità di una attenta valutazione delle procedure finalizzate al lavoro in équipe multidisciplinare. Ridefinizione delle modalità di comunicazione tra équipe con definizione dei livelli di “alert”. Puntuale verifica delle modalità comunicative con gli Utenti. Implementazione di protocolli operativi sintetici e mirati alla pronta individuazione delle situazioni a rischio».

MORTA DOPO ABORTO: PROCURA ORDINA CONTRO PERIZIA

Domani saranno conferiti gli incarichi ai tre periti nominati dalla Procura che dovranno eseguire l’autopsia sul corpo di Valentina Miluzzo. Faranno chiarezza un medico legale, un ginecologo e un medico infettivologo scelti dal procuratore Carmelo Zuccaro fuori dal territorio della Sicilia.

(copertina foto ANSA)

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